A guidare il Wolfpack sugli sterrati delle Strade Banche ci sarà Davide Bramati, il direttore tecnico milanese che è certo di poter ottenere un risultato importante a Siena. Capitano del team sarà Julian Alaphilippe che questa gara l’ha vinta nel 2019, anno in cui vinse anche la Milano-Sanremo, ma al suo fianco ci sarà una squadra importante.
Il team belga oltre al francese potrà contare su Andrea Bagioli e Davide Ballerini, con i belgi Pieter Serry, Dries Devenyns e Mauri Vansevenant, oltre al danese Casper Pedersen. «Adoriamo Strade Bianche e sappiamo quanto sia difficile e bella questa gara e siamo molto motivati per sabato – ha scritto sul sito della squadra Bramati - Avere diversi corridori che possono fare qualcosa su questo percorso significa che potremo provare cose diverse, quindi ci avviciniamo a questa corsa con la certezza che un buon risultato sarà possibile».
Davide Bramati è uno dei direttori sportivi storici della Quick Step e ha guidato molti corridori verso la vittoria. Alaphilippe sta bene e il tecnico lombardo, sa di poter far bene su queste strade che per lui non hanno segreti. «Strade Bianche è una gara molto bella e noi come squadra l’affronteremo come sempre con molta grinta. Julian sta bene e dobbiamo solo vedere cosa succederà in gara e cosa avranno in mente di fare le altre squadre».
Tanti sono i favoriti per la vittoria a partire da Van der Poel, con Benoot e Wellens, ma la Soudal – Quick Step cercherà di stare subito davanti per gestire la corsa. «I favoriti sono tanti ma noi non ci tiriamo certamente indietro. E’ una gara che abbiamo già vinto due volte e quindi sappiamo bene cosa fare».
Alaphilippe aveva vinto nel 2019 e nel 2021 era arrivato secondo alle spalle di Van der Poel, mentre nel 2015 il successo per il team belga era arrivato con Zdenek Stybar. Il percorso è molto tecnico e negli ultimi 70 chilometri la corsa esploderà certamente. «Il percorso è duro e lo conosciamo e sicuramente bisognerà prestare la massima attenzione a partire da Monte Sante Marie. Sarà quello il punto cruciale della corsa».