Come da pronostico il Mondiale si è deciso in uno sprint a due tra gli eterni rivali: Mathieu van der Poel e Wout van Aert. L’olandese ha conquistato il suo quinto titolo e Van Aert, da vero campione, ha accettato la sconfitta senza trovare inutili scuse.
«Mathieu è stato il corridore più forte in gara. Ma questo non significa che non avrei potuto vincere». Al termine della gara il fiammingo è andato nella tenda riservata ai corridori ed è rimasto per alcuni minuti seduto da solo, nel tentativo di elaborare la sconfitta. «Le parole di conforto non sono necessarie. Ovviamente sono deluso, ma Mathieu è stato il più forte».
Dieci erano i giri da fare e dopo 7 minuti di corsa, Van Aert e Van der Poel erano da soli al comando, lasciando alle proprie spalle ogni avversario. Così come era accaduto a Ostenda nel 2021, anche questa volta c’è stata la gara nella gara, con il fiammingo e l’olandese in testa a contendersi la maglia iridata e dietro tutti gli altri, in lotta per il terzo posto. Mathieu è sempre stato in testa e le sue accelerate, hanno fatto la differenza.
«Nella prima mezz'ora di gara ho rinunciato a stare davanti e questo mio comportamento forse è stato da vigliacco. Ho capito che non aveva senso andare davanti perché così non avrebbe funzionato».
Nei giorni scorsi si era parlato spesso degli ostacoli di legno che erano stati spostati verso il traguardo e molti esperti avevano pensato che questo cambiamento avrebbe favorito Van der Poel, che di fatto salta più agilmente rispetto a Van Aert. Nei primi giri si è subito visto come la ruota posteriore del belga toccasse sempre le barriere, mentre Ven der Poel, con estrema facilità oltrepassava l’ostacolo. Van Aert probabilmente ha sbagliato strategia, perché la gara si è decisa dopo gli ostacoli, in uno sprint dove Van der Poel ha lanciato la volata dalla seconda posizione.
«Sono rimasto sorpreso dal fatto che Mathieu non abbia attaccato alle travi. Per tutta la gara ho avuto in testa le travi e che sarei stato alle spalle di Mathieu nell’ultimo rettilineo». Così non è stato e l’olandese ha deciso di attaccare più avanti, lanciando la volata dalle spalle del fiammingo. «Non ho avuto un piano pronto. Così vanno le corse e Mathieu è stato il più forte in corsa. Forse avrei dovuto lanciare per primo la volata ma non l’ho fatto, quindi la colpa è solo mia».
Per Van Aert oggi si è conclusa la stagione del ciclocross e da domani si concentrerà sulla stagione su strada, che inizierà con Strade Bianche il prossimo 4 marzo. «Partirò per Tenerife venerdì, spero che il clima è buono per allenarsi. Anche in gara oggi abbiamo avuto un buon clima. Continuerò il lavoro iniziato a gennaio e mi concentrerò sulle corse di primavera».