Da una settimana il "capobranco" della Soudal-Quick Step Patrick Lefevere ha raggiunto Calpe, dove il Wolfpacksi sta allenando. Lefevere è stato raggiunto in Spagna dagli inviati del quotidiano DH, ai quali ha voluto raccontare le sue ambizioni per la prossima stagione, soffermandosi in particolare su Remco Evenepoel e Julian Alaphilippe. Lefevere ha ripetuto che Remco farà il Giro, perché la sua giovane età unita allo straordinario talento, gli concedono il giusto tempo per arrivare al Tour de France nelle migliori condizioni e quindi non c’è bisogno di accelerare troppo.
Remco ha appena vinto il Velo d’Or e ha ricevuto in patria il premio di miglior sportivo dell’anno, ma Lefevere va cauto e non vuole sbilanciarsi troppo. «Non sta a me dire se sia il migliore, ma sicuramente questo premio è meritato. Ottenere questi risultati alla sua età non è una cosa che si vede spesso. Dalla Volta ao Algarve è stato all'altezza delle aspettative per tutto l'anno e ha vinto diverse gare di altissimo livello su terreni diversi, dimostrando di essere un corridore straordinario e ha fatto capire che per essere il miglior corridore dell’anno non serve vincere il Tour de France».
Il fiammingo da tutti è considerato un autentico talento e lo stesso Van der Poel in una intervista ha dichiarato che Remco potrebbe essere uno dei migliori al Giro delle Fiandre. Ma in casa Soudal - Quick Step vogliono fare le cose con calma, anche se sono convinti che Remco stia andando più veloce di quanto previsto, ma che questo suo bruciare le tappe non debba essere visto in modo negativo, bensì come un aspetto fisiologico del corridore.
«Remco sta andando più veloce di quanto avessi immaginato. Aveva fatto vedere le sue doti straordinarie quando era ancora juniores, ma non dobbiamo dimenticare che la sua caduta al Giro di Lombardia avrebbe potuto cambiare la sua carriera. Invece si è ripreso bene e lo ha dimostrato. E’ un vero vincitore».
Il 2022 è stata la stagione d’oro di Remco Evenepoel che ha conquistato la Liegi-Bastogne-Liegi, la Vuelta e poi il Mondiale. In molti si chiedono se sia possibile ripetere un anno straordinario come questo e Lefevere è certo che nessuno sia in grado di dire quando Evenepoel avrà raggiunto l’apice della sua carriera.
«Remco è calmo, sereno, sta con i piedi per terra e pensa a vincere. Sono convinto che migliorerà ancora come corridore, che non ha ancora raggiunto il suo apice. Fisicamente, potrebbe essere già al top, ma negli ultimi mesi è cambiato, è diventato molto più maturo. Migliorerà la sua lettura della gara e rimarrà sempre una persona molto emotiva. Non dimenticherò mai le sue lacrime e le sue grida di gioia quando mi ha abbracciato dopo il traguardo di Liegi».
Nel 2023 Remco vuole vincere tanto a cominciare dalle Classiche delle Ardenne e poi il Giro, dove la vittoria sarà tutt’altro che scontata, anche se parte già da favorito. «Il programma di Remco in linea di massima è stato già definito, inizierà la sua stagione in Argentina, poi ci sarà l'UAE Tour e forse la Tirreno-Adriatico, ma non è certo. Ci saranno anche degli stage che lui apprezza molto, perché gli piace potersi allenare anche da solo».
Remco si è appena sposato, ma ha deciso che la sua nuova casa sarà in Spagna e non in Belgio. Una scelta questa che ha sorpreso molti tifosi, ma Lefevere non sembra essere preoccupato.
«Ha fatto bene. Questo gli permette di allenarsi in un ambiente più tranquillo, lontano da tutte le sollecitazioni e attenzioni che ci sono in Belgio. Avrebbe potuto andare ad Andorra o a Monaco, ma vuole pagare le tasse in Belgio e questo lo rende un uomo più maturo dei suoi 22 anni».
Nella Soudal- Quick Step non c’è solo Evenepoel e Lefevere ha voluto parlare anche di Julian Alaphilippe, che ha ceduto la maglia di Campione del Mondo al suo compagno di squadra.
«Julian ha uno stipendio da campione, ma deve confermare che lo è ancora. E’ sempre molto motivato. Se tutto andrà bene penso che otterrà risultati importanti nelle Classiche fiamminghe, compreso il Giro delle Fiandre».
Con le Classiche Alaphilippe non ha avuto un buon feeling nell’ultimo biennio ma il capo del Wolfpack è certo che le cose cambieranno. «Voglio che si riprenda. Che non sia più campione del mondo non mi interessa, ma negli ultimi anni ha vinto poco. Sì, ha avuto molta sfortuna, ma non sono sempre gli stessi ad essere fortunati e gli stessi che hanno sfortuna».