Pomeriggio di gran festa domenica 18 settembre a Parabiago, in occasione della “Festa dello Sport”, con il ciclismo iridato in prima fila al rinnovato campo sportivo Libero Ferrario che perpetua il nome del primo italiano che ha rivestito la maglia iridata nella prova su strada dei dilettanti nel 1923 a Zurigo, nato a Parabiago nel 1901 e scomparso prematuramente, sempre nella cittadina dell’alto milanese, nel 1930.
Parabiago lo ricorda sempre con la società e la corsa a lui intitolate e celebra il centenario della vittoria mondiale in abbinata a un altro campione del mondo strada professionisti (ma non solo), da sempre legato a Parabiago, quale Giuseppe – o Beppe – Saronni, che ha firmato il capolavoro ciclistico della volata a Goodwood, passata oramai alla storia come la “fucilata di Goodwood” (diritti d’autore per la definizione a Fulvio Astori, giornalista del Corriere della Sera) .
Il libro L’ITALIA CHE VOLA – Parabiago città iridata – edito da Ediciclo (www.ediciclo.it) con due firme di fine e primissimo rilievo, già due compagni di banco e di strada de La Gazzetta dello Sport, quali Claudio Gregori e Marco Pastonesi.
I due autori, con il loro personale e conosciuto stile, hanno scandagliato in profondità vari sviluppi e risvolti dei due iridati, della loro carriera con Giuseppe Saronni che ha risposto, con vivacità e il suo caratteristico eloquio chiaro, disincantato, talvolta ironico, al fuoco di fila delle domande formulate da Pastonesi davanti all’affollata platea. Sempre vivo, anche il questa circostanza, lo storico dualismo – definiamolo così – con il suo caro, storico, nemico, sì “quello là”, al secolo Francesco Moser, chiaramente.
Sono stati ricordati episodi salienti, felici e pure meno felici, personaggi, corse, situazioni che hanno caratterizzato la carriera in bici del campione di casa.
Claudio Gregori ha invece ricordato la figura più antica di Libero Ferrario con dovizia di particolari frutto delle sue meticolose ricerche.
A corollario Beppe Conti ha presentato il suo recente libro “SARONNI – Goodwood e le altre verità –“ Graphot Editore (www.graphot.com)
Il volume scritto a quattro mani è ricco di documentazione fotografica a supporto e riporta la prefazione del sindaco di Parabiago Raffaele Cucchi mentre hanno fatto gli onori di casa l’assessore Luca Ferrario, il consigliere Diego Scalvini in rappresentanza del sindaco.
Era nutrita la partecipazione di amici di Beppe quali i veterani Aldo Colombo, Bramino Merlotti, Antonio Pisoni e altri della vicina Buscate, centro di conclamata passione saronniana, degli ex professionisti Giovanni Mantovani, temuto avversario negli sprint ma amico, del cremonese Roberto Ceruti, suo fedele luogotenente di lungo corso e tante corse e vari altri. Presente anche la moglie, la signora Laura, sempre straordinariamente discreta, il fratello Antonio, pure lui corridore, ciclocross soprattutto dove è stato tricolore per quattro volte e poi direttore sportivo.
Poi un vivace sciamare di molti e soprattutto giovani che praticano molteplici discipline sportive nelle numerose associazioni di Parabiago, città iridata.
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