Come vi abbiamo riportato ieri per la prossima stagione Maria Giulia Confalonieri passa da Ceratizit a Uno X. Dopo un decennio da Elite, la classe '93 brianzola sta per varcare la soglia dorata della sua carriera: l'ingresso nella massima categoria del ciclismo donne.
Quella che leggete è la sua prima intervista dopo l'annuncio ufficiale:
Innanzitutto, cosa ti ha portato a scegliere la Uno X?
«Una serie di fattori. Dopo un bel triennio in Ceratizit, dove ho trovato un ambiente davvero professionale e ci siamo fatte valere in tutte le gare più importanti, non ultime il Tour de France e la Vuelta, alla scadenza del contratto ho ricevuto diverse offerte tra cui quella della Uno X. A livello femminile quello scandinavo è un team giovanissimo, che sta facendo il grande salto dopo appena un anno di attività: mi è sembrata un'opportunità adatta a me ora che sono nell'età della maturità. Hanno una fortissima base "nordica", che sarà rafforzata dall'ingaggio di Amalie Dideriksen (dalla Trek Segafredo, ndr) campionessa del Mondo 2016 e bronzo l'anno dopo; e stanno ampliando le nazionalità in organico: oltre a me hanno preso l'olandese Anouska Koster dalla Jumbo Visma. Ritengo sia il progetto giusto per esprimermi al meglio nelle annate a venire.»
Per il finale di stagione sei ancora un'atleta della Ceratizit: quali corse ti aspettano ancora con loro?
«Nei prossimi giorni sono impegnata tra Belgio e Francia, con Tour de la Semois (16-17 settembre) e Grand Prix d'Isbergues (domenica 18) mentre i primi di ottobre disputerò Giro dell'Emilia e Tre Valli Varesine.»
Per il Mondiale di Wollongong, invece, ti saresti aspettata una convocazione?
«Ci tenevo tantissimo, il punto è che il percorso è molto impegnativo per le mie caratteristiche: il c.t. Sangalli ha deciso così, sarà per l'anno prossimo. Tante delle ragazze che parteciperanno le ho sentite e alcune le ho viste settimana scorsa alla Vuelta: spero di riuscire a seguire bene le gare in notturna, come sempre siamo una delle "formazioni faro", sono certa che ci divertiremo e mi auguro che la maglia iridata resti sulle spalle di una di noi.»
Che bilancio fai del 2022?
«Sono partita bene con buone classiche, poi ad aprile-maggio ho fatto preparazione per il Tour: sono arrivata lì in buona condizione e mi sono giocata tutti gli arrivi adatti a me. Forse ci è mancata un pochino la squadra e in una corsa come quella le avversarie sono al 100% pronte a fare risultato. Agli Europei l'obiettivo di squadra è sfumato davvero di un soffio e pure in Spagna ho avuto un buon colpo di pedale. Sono soddisfatta delle mie prestazioni e mi sento bene.»
Torniamo al contratto biennale con la Uno X. Ultimamente ti sei allontanata dall'Italia andando sempre più a nord: casualità o la mentalità nordica ti attrae di più?
«Questa è assolutamente una coincidenza. In generale ho già corso in contesti nordeuropei, come il biennio nella belga Lensworld prima di Valcar e Ceratizit. Mi sono quindi abituata a vivere contesti internazionali con differenti culture, e non l'ho mai vista come una barriera per stare in armonia dentro una squadra.»
Su pista due titoli europei, su strada tanti bei piazzamenti e un lavoro di quantità sempre apprezzato: il prossimo è l'anno dei tuoi 30 anni (compleanno il 30 marzo) quanta voglia hai di una vittoria?
«Tantissima! Non è facile, anche in Ceratizit il calendario è basato in larga parte su quello World Tour, e tolti gli squadroni è difficilissimo piazzare la zampata. Grazie anche all'aiuto delle mie compagne sono sempre lì, ma non sono ancora riuscita ad andare oltre i numerosi podi e top-10. Finora mi è mancato qualcosa per il gradino più alto. In Uno X voglio togliermi tante soddisfazioni, ma intanto la forma è buona già adesso e spero che questo weekend sia la volta giusta per dimostrare fino in fondo il mio valore.»
Senti di aver già raggiunto il tuo apice o pensi di avere ancora un margine?
«Posso migliorare un pochettino. Chiaro, è difficile e il livello nel World Tour si alza ulteriormente. Però ogni stagione faccio numeri migliori dell'anno prima e ho ancora qualcosina in più da dare.»
E noi glielo auguriamo, a partire dalle ultime classiche in maglia Ceratizit e a seguire nell'avventura Uno X. Molti neo-trentenni festeggiano dicendo "I miei primi 30 anni". Non sappiamo se pure Maria Giulia Confalonieri lo farà; semmai lei, per i 30 anni, si è regalata in anticipo il primo contratto World Tour.
Come dicono da quelle parti, lykke til!