La Danimarca continua a inseguire il sogno del Tour de France e lo fa rimanendo attaccata a Jonas Vingegaard, secondo nella classifica generale a 39 secondi da Tadej Pogacar, che ha fatto sua la maglia gialla nella sesta tappa.
«Ci crediamo nella vittoria e abbiamo molta fiducia come squadra – Ha detto Jonas Vingegaard -. Abbiamo la possibilità di vincere il Tour, ma per farlo dobbiamo essere propositivi e offensivi». L’inzio del Tour è stato straordinario per la Jumbo-Visma, poi è arrivata la catastrofe ad Arenberg dove tutto è andato storto per il team olandese. Ieri è andata bene con la vittoria straordinaria in maglia verde di Van Aert, ma il danese ha ceduto qualche secondo al suo avversario sloveno.
Nella tappa di venerdì scorso con arrivo a La Planche des Belles Filles, il venticinquenne danese ha dimostrato ancora una volta di non aver paura di attaccare Pogacar e sa perfettamente che saranno le montagne a fare la differenza. «Saranno le montagne a decidere tutto e penso che le prime opportunità potrebbero essere mercoledì su Galibier e Granon e il giorno dopo con Galibier, Croix de Fer e poi Alpe d'Huez alla fine».
Jonas Vingegaard alla fine della tappa con arrivo a Plance des Belles Filles, aveva detto che per esprimersi al meglio aveva bisogno di salite lunghe. Quel giorno al termine della settima tappa era arrivato secondo alle spalle di Pogacar, ma è convinto che le frazioni 11 e 12 di questo Tour, possano essere una buona occasione per ribaltare la situazione. «Avremo molti metri di dislivello in due giorni, e penso che sia quello di cui abbiamo bisogno e sono tappe che vanno bene a noi. Comunque se vogliamo vincere dobbiamo continuare ad attaccare».
L'anno scorso, Vingegaard aveva messo in difficoltà Tadej Pogacar sul Mont Ventoux, giorno in cui a vincere fu il compagno di squadra Van Aert. Il danese ebbe un’occasione importante quel giorno, perché sulla salita fu più forte dello sloveno, ma in discesa perse tutto il vantaggio guadagnato, arrivando settimo mentre Pogacar alla fine chiuse al quarto posto.