Hanno iniziato la giornata indossando la maglia gialla con Giulio Masotto, la concludono con quella color magenta, da leader della classifica generale, di Dusan Rajovic. Non aveva parlato a caso ieri il giovane Masotto ai nostri microfoni: «In questo Antalya ci sentiamo competitivi: Rajovic è molto veloce e oggi l'abbiamo guidato bene fino alla fine (era arrivato 12esimo, ndr) poi nelle volate non sempre conta solo quanto sei forte, contano magari le posizioni etc etc»
Detto, fatto: passaggio all'interno sull'ultima curva, scattone nel pertugio sul lato sinistro del rettilineo finale, e non lo prendono più. Rajovic si aggiudica tappa e primato nella classifica generale del Tour of Antalya 2022. Questo il commento del 24enne serbo: «Sapevo che era una tappa molto dura, la Gazprom RusVelo di Malucelli ha provato a controllarla. Io ho resistito insieme ai miei compagni sulle salite e ho recuperato le energie in tempo per lo sprint finale. Mi sono messo nella posizione migliore, cogliendo il varco giusto, e ho portato a casa la vittoria. La tappa di domani? Chiaramente darò il massimo ma non sono uno scalatore, Termessos è una scalata dura. In ogni caso, sono in piena lotta per vincere la maglia gialla della classifica a punti: per quella ci sarà l'ultima tappa dopodomani. Il Tour of Antalya è una gara bellissima.»
Dopo la vittoria (anche lì nella seconda tappa) di categoria .2 alla Vuelta al Tachira, ecco quella di categoria .1 qui ad Antalya. Entrambe le volte con Rajovic. In una giornata del genere, non può ovviamente mancare l'entusiasmo dei due "deus ex machina" della Corratec, la Continental italiana nata da una costola della Vini Zabù.
A partire dal team manager Serge Parsani: «Voglio fare i complimenti alla squadra, che è sempre attenta e ha supportato al meglio un grande Rajovic che vincendo una tappa così ha dimostrato di essere un velocista di valore. Due vittorie in questo inizio stagione fanno benissimo al morale di tutto il team Corratec e vogliamo ringraziare gli sponsor che hanno creduto in questa nuova avventura.»
Questo l'approfondito commento del direttore sportivo Francesco Frassi: «Sapevamo che i dislivelli iniziali erano impegnativi, ma lontani dall'arrivo. Abbiamo visto che molti velocisti si staccavano mentre Dusan stava tranquillo in mezzo al gruppo: prima dell'ultima salita gli abbiamo messo la squadra intorno per portarlo alla volata. Abbiamo sfruttato il lavoro delle squadre che stavano tenendo la corsa, come Gazprom, Eolo Kometa, Uno X e Human Powered Health, siamo stati lì chilometro dopo chilometro e alla fine l'abbiamo messo in condizione di sprintare. Nel finale però ha fatto lui la differenza, è un mago della bici ed è riuscito a mettersi dietro tutti con una volata che ci ha reso felicissimi. L'abbiamo guardata in ammiraglia tramite lo streaming ufficiale, che è qualche secondo indietro: abbiamo sentito i ragazzi urlare ma non ci fidavamo (ride, ndr) poi l'abbiamo vista anche noi e con Serge abbiamo esultato, un'emozione bellissima! Vedere poi tutto lo staff e i ragazzi abbracciati insieme, quella è la soddisfazione più bella. Avere noi la maglia magenta ci rende davvero felici, poi sicuramente domani è una tappa difficilissima e la perderemo: metteremo altri ragazzi del team in condizione di esprimersi al meglio e fare esperienza, per poterli anche valutare fisicamente. Dopodiché l'ultima tappa prevede un'altra volata, proveremo a farla e poi ci proietteremo alle ultime due gare turche di febbraio.»