Giulio Masotto, veronese classe 1999, passato alla neonata Corratec dopo una trafila Colpack-Zalf, ha messo in mostra i colori della sua nuova squadra entrando nella fuga a 5 che ha animato la prima tappa del Tour of Antalya 2022. Togliendosi pure lo sfizio di prendersi il traguardo volante e mettersi addosso la maglia gialla della classifica a punti, in virtù del fatto che Malucelli e Mareczko vestono già rispettivamente il magenta e il verde.
Queste le dichiarazioni di Masotto ai nostri microfoni dopo la gara, quando ancora la direzione di corsa non aveva stabilito la sua maglia gialla:
«Non era previsto che andassi in fuga, ma ho provato a seguire le maglie delle squadre principali e mi sono trovato davanti cogli altri. Era un attacco azzardato, c'era tanto vento e il gruppo non ci ha lasciato troppo vantaggio, quindi ci siamo un po' gestiti davanti. Anche perché sapevamo che l'arrivo era per velocisti, era naturale che ci riprendessero: una volta riassorbito, ho lavorato per Dusan Rajovic. Comunque per noi Continental stare davanti e farci vedere è sempre importante: vincere corse del genere è difficile, ben venga allora dare una bella immagine di noi e del team. La Corratec? Venendo in parte dalla ex Vini Zabù, è una struttura diversa rispetto alle precedenti in cui ho corso. Qui siamo trattati da professionisti e mi trovo benissimo, come staff, materiali, compagni e gestione della corsa in generale. Un valore aggiunto è il calendario internazionale che riusciamo a fare qua: abbiamo iniziato al Tachira e ora tre settimane in Turchia!. Questo Antalya? Siamo competitivi, Rajovic è molto veloce e oggi l'abbiamo guidato bene fino alla fine, poi nelle volate non sempre conta solo quanto sei forte, contano magari le posizioni etc etc. Per la tappa in salita di dopodomani crediamo sicuramente nell'altro serbo Stojnic, e anche su Stefano Gandin che sta bene.»