Capita sempre così, quando ci sono le Olimpiadi e le grandi manifestazioni che portano alla ribalta sport non proprio diffusissimi. Capita sempre così, con un Paese intero - l'Italia - che si scopre di volta in volta popolato di tecnici di vela, di esperti judoka e, perché no?, anche di teorici del curling.
Prima di ogni cosa, tutti in piedi per l'impresa olimpica di Stefania Constantini e Amos Mosaner che proprio nel curling hanno vinto tutti e nove gli incontri del girone di qualificazione, hanno superato la Svezia in semifinale e sconfitto oggi la Norvegia per 8-5 nella finale per l'oro.
E tra gli applausi e le lacrime di emozione, scivola anche una foto che qualcuno in Val di Cembra aveva nel cassetto: è Amos Mosaner con la maglia dell'Uc Val di Cembra. Già, perché questo ragazzone classe 1995, che già i giornali dell'epoca definivano "un ciclista col fisico da pallavolista", ha iniziato proprio con le due ruote, esordiente e allievo, capace di vincere e di battagliare su tanti traguardi.
Tutta la Valle di Cembra si è fermata a tifare per lui e anche nella sede della storica società ciclistica si è celebrata la festa per l'oro olimpico con un semplice messaggio affidato ai social: “Orgogliosi di te, Amos".