A margine dell'evento di fine 2021 presso la sede della Colnago a Cambiago, nel quale ha ricevuto l'investitura di successore di Merckx da Ernesto Colnago in persona, Tadej Pogacar si è intrattenuto per una serie di interviste.
Queste alcune battute del fenomeno sloveno: «Per la prossima stagione stiamo ancora delineando il calendario nella sua interezza, comunque l'obiettivo principale è il Tour de France (secondo le indiscrezioni, non farà il Giro e affronterà Tour e Vuelta, ndr) e ho messo nel mirino i Mondiali, che si prospettano pieni di grandi avversari.»
E ai colleghi di GCN ha confidato: «Il giorno più difficile in sella a una bici? La Strade Bianche con 40 gradi di temperatura! Il giorno migliore? Oltre al Lombardia, la monumento a cui sono più affezionato insieme alla Liegi, direi l'8^ tappa del Tour di quest'anno, con arrivo a Le Grand Bornand». Quel 3 luglio Pogacar non vinse la tappa, ma arrivando quarto dietro a Teuns, Izagirre e Woods si mise indosso la maglia gialla portandola poi fino a Parigi.
Una maglia gialla che rimane la sua copertina di linus. Ai nostri microfoni infatti il 23enne Tadej aggiunge: «Nel mio futuro chiaramente sogno di vincere tutti i Grandi Giri, ma ragiono passo dopo passo, uno alla volta». L'umiltà di cui parla Ernesto Colnago, quella trasuda da ogni sua parola o espressione. Ma al contempo, la piena sicurezza in se stesso, come si conviene ai fuoriclasse: «Cosa devo migliorare? Alla mia età c'è sempre da migliorare, ma al momento non ravviso caratteristiche o punti deboli particolari su cui concentrarmi...»
Tadej Pogacar ha affrontato tanti altri temi questa sera, dal momento d'oro della Slovenia (cibo compreso!) fino al rapporto con alcuni compagni... Potrete leggere tutto quanto nel numero di gennaio 2022 del mensile TuttoBici