Potrebbe essere un arcobaleno su fondo bianco, a tingere le strade del Giro di Lombardia: il campione del mondo Julian Alaphilippe, questa corsa vuole vincerla da tempo. Dopo il Mondiale a Lovanio, la seconda vita di Lulù è ricominciata in Italia, quel simbolo così importante lo ha mostrato alla Milano-Torino e oggi lo vedremo sulle strade che da Como porteranno a Bergamo.
Julian Alaphilippe è arrivato lunedì sera a Milano e il suo racconto inizia con quelle immagini della Parigi-Roubaix che ha visto in televisione. «Mi sarebbe piaciuto provare il pavè bagnato – ha detto Alaphilippe –: ho visto tutta la Parigi-Roubaix con mio figlio in braccio e per la prima volta posso dire di aver guardato una corsa dall’inizio alla fine».
Il francese con la maglia iridata viene dal ciclocross e sul pavè bagnato sarebbe riuscito a mantenere il controllo della sua bici più facilmente di altri corridori, anche se ha detto che la prossima volta preferirebbe correre su un tracciato asciutto.
Alla Milano-Torino Alaphilippe è arrivato venticinquesimo, in una gara dove a vincere è stato Primoz Roglic davanti ad Adam Yates e al portoghese Almeida, tre corridori che sicuramente oggi potranno far bene.
«La Milano-Torino non voglio classificarla come un allenamento, ma sicuramente è da considerarsi un buon aiuto per il Lombardia. Bramati mi ha dato tutte le indicazioni e non vedo l’ora di poter correre. Abbiamo una grande squadra, con Remco che ha vinto la Coppa Bernocchi. Io sono emozionato per questo esordio al Lombardia in maglia iridata e so di poter fare bene».