A dispetto di quello che molti pensano, e cioè che la cronometro sia un esercizio relativamente semplice da preparare, nella quale i tecnici non hanno grande importanza, il secondo successo iridato di Filippo Ganna dimostra quanto la programmazione sia importante e anche quanto lo siamo scelte magari impopolari ma consapevoli.
A raccontarci alcuni retroscena dell'impresa iridata di Ganna è Davide Cassani, il ct azzurro: «Con Marco Velo, Marco Villa e Dario Cioni della Ineos Grenardiers abbiamo studiato nei particolari questo mondiale. Non tanto il percorso, quanto la marcia i avvicinamento. Ci siamo trovati all'inizio di settembre con Ganna che arrivava dall’oro olimpico dell'inseguimento a squadre e da un periodo in altura. Aveva bisogno di una settimana “faticosa”, doveva mettere chilometri e fatica nel motore ed è per questo che al Campionato Europeo di Trento ha disputato tutte le prove».
Una scelta, la vostra, che ha sollevato perplessità.