Alessandro Fancellu, portacolori della Eolo-Kometa di Ivan Basso e Stefano Zanatta, è rimasto vittima questa mattina di un incidente in allenamento. «Al momento non conosciamo la dinamica dell'incidente - ha spiegato a tuttobiciweb.it Ivan Basso raggiunto telefonicamente in Toscana dove oggi ha seguito i suoi ragazzi -, ma sappiamo che è ricoverato a Lugano e per Alessandro, purtroppo, c'è la frattura dello scafoide e si teme che ci siano anche alcune microfratture facciali. Da quanto ci risulta, l'atleta della Eolo Kometa dovrà rimanere in osservazione almeno per tre giorni.
Stefano Zanatta, direttore sportivo della Eolo Kometa, ha raccolto le parole di Fancellu e alla nostra Francesca Cazzaniga, che lo ha raggiunto questa sera al telefono, ha spiegato: «Alessandro si stava allenando con un altro ragazzo, stavano scendendo verso il lungolago su una strada a doppi senso quando un Suv, che saliva in senso contrario ala loro marca, ha improvvisamente svoltato a sinistra e ha travolto Alessandro, che era il primo. L'automobilista dice di non averlo visto a causa della pioggia che scendeva piuttosto forte in quel momento e l'impatto è stato davvero pesante e avrebbe potuto avere conseguenze ancora peggiori. La diagnosi è confermata con grattura dello scafoide e microfratture al volto, come allo zigomo e al sopracciglio. Domani mattina i sanitari faranno altre valutazioni e ne sapremo di più».
Fancellu è considerato uno dei millennials (è nato il 24 aprile del 2000) più promettenti del panorama ciclistico nazionale grazie alle sue doti da scalatore. Figlio di Salvatore, un emigrato sardo proveniente da Olbia, dove ancora vivono i nonni e il resto della famiglia paterna, Alessandro è nato in provincia di Como e risiede a Binago, a pochi chilometri dal Lario. La mamma Monia, valtellinese, della zona dell’Aprica, ha trasmesso al giovane la passione per la montagna.