Elia Viviani non cerca scuse per la delusione nella madison e come sempre analizza con lucidità la prestazione: «Dopo l'entusiasmo dei giorni scorsi speravamo di poter fare meglio ma non è andata. Abbiamo pensato di partire sulle ruote e fare qualche punticino senza faticare e ci siamo riusciti, ma quando gli altri sono andati via con i punti abbiamo capito che ci sarebbe voluto un attacco. Avevamo puntato gli spagnoli che purtroppo ci sono scappati, poi ci abbiamo provato ma non è andata bene e nel finale abbiamo pagato. Sono felice per Morkov che dopo tanti anni ha conquistato un traguardo che sognava: vincere da favoriti non è facile e quindi complimenti a lui e a Lasse Norman Hansen».
E ancora: «Simone ha avuto un calo di pressione prima della gara, gli ho detto che saremmo partiti tranquilli e purtroppo non è andata bene. Ma il bilancio della nostra Olimpiade è davvero super, siamo orgogliosi di quello che abbiamo fatto. Da martedì torneremo in Italia e cominceremo a lavorare per le Olimpiadi di Parigi con le tappe intermedie di Europei e Mondiali. Io e la psta? È dimostrato che mi fa assolutamente bene e poi come faccio a lasciare una Nazionale così? La coppia con Simone è buona, in realtà avremmo bisogno di lavorare di più, ma il quartetto richiede grande impegno e poi io mi stacco per preparare l'omnium».
Infine una considerazione sui Giochi: «Tokyo 2020 per me resterà indelebile, una spedizione fantastica, battuto ogni record di medaglie, conquistati successi eccezionali, sono davvero orgoglioso di essere stato il portabandiera con Jessica Rossi di una spedizione così straordinaria. Ma non sarò geloso se alla prossima Olimpiade questo record sarà battuto!».