Dici Italia, dici Europei, e in questi giorni pensi agli Azzurri del calcio. Ma oggi è la grande giornata della doppia presentazione di due eventi, uno continentale e uno planetario, che riguardano il mondo del pedale. A Milano è appena stato presentato infatti un doppio appuntamento che riguarda una parte meravigliosa del nostro Paese: il Trentino.
Con l'organizzazione curata da Maurizio e David Evangelista, in collaborazione con le istituzioni della Provincia Autonoma di Trento, le stesse anime che danno vita al Tour of the Alps, andranno in scena i Mondiali di Mountain Bike in Val di Sole dal 25 al 29 agosto e gli Europei di ciclismo su strada a Trento dall'8 al 12 settembre.
E non potrebbe essere altrimenti, in una terra apprezzata per le attività in bicicletta a tutti i livelli.
Dopo un video-messaggio del presidente del Coni Malagò («Complimenti agli amici del Trentino per essersi presi l'onere di questa iniziativa che sarà sicuramente una vittoria sul campo. L'Italia ha una tradizione formidabile!») hanno preso parola il vicepresidente dell'UCI Renato Di Rocco e il presidente della Federciclismo Cordiano Dagnoni. Di Rocco ha espresso tutta la gratitudine al Trentino per aver investito per primi in modo profondo sulla mobilità in bici e per gli sforzi organizzativi per le competizioni ciclistiche, da quelle professionistiche a quelle giovanili. Gli ha fatto eco Dagnoni, che ha spiegato l'importanza delle due competizioni presentate oggi, dal titolo di Nizzolo da difendere al seguito sempre maggiore della MTB.
Quote rosa al microfono, poi, con la presidentessa del Coni Trentino Paola Mora e la presidentessa della Federciclismo Trentino Giovannina Collanega. Il tutto alla presenza di due concittadini e giganti del ciclismo trentino come Francesco Moser e Gilberto Simoni!
I Mondiali di Mountain Bike arrivano per la terza volta dopo il 2008 e il 2016, nel piccolo centro di Commezzaddura. Il logo, un serpente-goccia che s'intreccia a formare quasi delle cime montane, vuole simboleggiare le origini naturali del territorio e la sostenibilità ambientale. Il c.t. della Nazionale Mirko Celestino ha confessato le motivazioni azzurre per questo appuntamento iridato, che seguirà di un mese i Giochi di Tokyo: «Appuntamento che io e gli atleti aspettiamo da anni, in Val di Sole si cambia proprio mentalità: gareggiare nel nostro Paese dà un'altra soddisfazione, e mai come quest'anno potremo portare a casa qualcosa di buono. In questi anni ci siamo presi tante soddisfazioni ma ci manca ancora quel colpaccio, che quest'anno possiamo riuscire a fare proprio grazie a queste motivazioni in più.»
Saranno 5 giornate, dove si gareggerà in 6 discipline (cross country, downhill, short track, staffetta a squadre, e-mtb e four cross) per un totale di 17 titoli. Presente sul palco milanese per la presentazione due atlete di casa (trentina, s'intende) come Eleonora Farina, portacolori italiana nel downhill: temutissimo il Black Snake ("serpente nero") ossia il percorso che gli atleti dovranno affrontare in tale disciplina, caratterizzato da un segmento particolarmente tecnico chiamato emblematicamente The Hell ("L'inferno"). Presente anche Chiara Teocchi, atleta di punta nel cross country e quindi coinvolta in questa disciplina e nella staffetta a squadre (conosciuta pure con la denominazione in inglese Team Relay).
E sarà il battesimo iridato per una disciplina giovanissima come lo short track, una sorta di "cross country più breve ma più intenso", dove trovano terreno fertile gli atleti del cross country dotati più di esplosività che di resistenza.
Spazio poi per le e-mtb, bici con assistenza elettrica. E last but not least, tutta la spettacolarità del four cross, con percorso ricchissimo di salti e pietre che si svolge rigorosamente in notturna!
Da precisare che le convocazioni ancora non sono state diramate. Testa e gambe alle Olimpiadi, poi si aprirà il capitolo Mondiali e si sognerà la maglia arcobaleno.
A margine di questa presentazione, ecco un piacevolissimo fuori programma, un annuncio riguardante il grande "ciclismo fuoristrada" in Trentino: l'11 e il 12 dicembre ai Laghetti di Vermiglio, vicino al Passo del Tonale al confine con la Lombardia e il territorio di Ponte di Legno, si svolgerà una tappa della Coppa del Mondo di ciclocross, con un misto di asfalto, fango... e neve!
Dalle "ruote grasse" alle "ruote strette", ecco gli Europei di ciclismo su strada, presentati in prima battuta dal sindaco di Trento Franco Ianeselli, e successivamente dall'organizzatore Maurizio Evangelista. Il percorso principale sarà costituito da un tracciato vallonato nella valle dei Laghi, seguito da un circuito attorno a Trento: piazza Duomo-salita di Povo-piazza Duomo. Il tutto racchiuso in 179,2 km: è stato scelto di stare sotto i 200 chilometri per poter mettere più facilmente ed efficacemente in mostra un ciclismo-champagne - pardon, Trento doc.
5 giornate anche qui, con un totale di 13 titoli in palio tra tutte le categorie, per un totale di 800 atleti da 50 Paesi.
Evangelista si è poi lanciato in un paragone tra sport e sport, mettendo in relazione l'esplosività e la freschezza di Pogacar, Donnarumma e Berrettini e individuandoli come emblema delle performance sportive di oggi e domani. Quelle che auspica di vedere all'opera in Trentino negli Europei strada e non solo.
Infine, il tempo dei grandi, grandissimi nomi a offrire la loro testimonianza che potete leggere QUI e il videomessaggio del c.t. della strada Davide Cassani: «Faccio i complimenti al Trentino per tutto ciò che fa per lo sport e per il ciclismo: Mondiali mountain bike ed Europei strada sono eventi straordinari, ne ho commentate di gare internazionali da quelle parti e l'organizzazione è sempre perfetta. Si dà la possibilità agli spettatori di assistere a qualcosa di spettacolare, gare di altissimo livello e ambiente in festa. Negli ultimi anni l'abbiamo vinto l'Europeo tra i professionisti, coi successi "di squadra" di Trentin, Viviani e Nizzolo. Daremo tutto per provare a vincere di nuovo. Il percorso può impensierire le ruote veloci, sarà bello impegnativo e ci prepararemo al meglio!»