Marco Pastonesi non è solo un cantastorie. Certo, voi lettori di tuttobiciweb e appassionati di ciclismo in genere conoscete tutti la sua capacità di raccontare - a parole scritte, soprattutto, ma anche a parole dette -, di conquistare, di incantare. Ma Marco è di più: è un cercastorie e anche un conservastorie. E da buon rugbista - chiedeteglielo, vi spiegherà che rugbisti si nasce e si rimane per tutta la vita - ama i personaggi che in primo piano non ci sono mai, che si gettano nella mischia e, si battono per la squadra, si sporcano la maglia e la faccia e poi si rialzano e in buon ordine riprendono la loro posizione per affrontare un'altra mischia, un altro assalto, un'altra battaglia.
Nel mondo delle due ruote i suoi eroi non potevano che essere i gregari, di qualsiasi epoca e di qualsiasi ciclismo. Il cercastorie è andato a scovarli, ad incontrarli, a rispolverare i loro ricordi, a raccogliere gli aneddoti più curiosi, naturalmente inediti. E quelle parole le ha trasformate in nuove storie da cantare.
Cercare sì, cantare pure, ma Marco è anche un conservastorie: immagino nella sua casa una libreria colma di taccuini scritti con calligrafia ordinata, identificati con anno mese e giorno di ogni incontro. Taccuini da sfogliare e riguardare, perché quello che magari è rimasto in un angolo una volta, la volta dopo - magari a distanza di anni - può regalare un'emozione diversa e diventare una nuova storia da cantare.
Il Pastonesi che cerca, conserva e canta ci regala una nuova manciata di storie nel suo «Elogio del Gregario»: sono le storie di quelli che lui definisce «i soldati semplici, la bassa manovalanza, il proletariato a due ruote... Sono quelli che tiranom che chiudono, che tappano, che portano, che spingono, che coprono... Sono i gregari, la stessa radice di gregge, perché nel gruppo abitano, faticano vivono».
Da Pellicciari a Bruseghin, da Poggiali a Marangoni, da Negrini a Succi, da Partesotti a Grazioli, da Carrea a Cadamuro e tanti altri Marco ci regala delle storie minime che si rivelano grandi storie. Cercate, conservate e soprattutto cantante da un menestrello senza eguali.
ELOGIO DEL GREGARIO