La storia del ciclismo insegna che nulla è già scritto. I giovani della Eolo Kometa non si presentano al via del Giro d'Italia con i favori del pronostico, ma in collegamento dal bus del team promettono battaglia. E non potrebbero fare diversamente visto che a spronarli a dare il massimo hanno alle spalle due vincitori della maglia rosa come Alberto Contador e Ivan Basso.
Il varesino vincitore nel 2006 e nel 2010 a poche ore dalla cronometro d'apertura di Torino ha raccontato che lui e tutto il gruppo di patron Luca Spada non vedono l'ora di partire: «Siamo emozionati, io compreso. Anche se non devo affrontarlo in sella alla bici, sto vivendo l'avvicinamento alla grande partenza con lo stesso atteggiamento di quando correvo, solo con una maggiore esperienza che ho accumulato durante la mia carriera e ora sono entusiasta di metterla a disposizione di questa squadra al debutto alla corsa rosa. Schieriamo un giusto mix di giovani e corridori più maturi, diretti in ammiraglia da due tecnici di cui ho grande stima come Stefano Zanatta, con il quale ho vinto la mia seconda maglia rosa, e Sean Yates. I miei favoriti? Bernal e Yates. Evviva il Giro!».
L'obiettivo dichiarato del team è centrare le fughe per mettersi in mostra e vincere una tappa, in barba ai pronostici e ai grandi nomi. Ci proveranno Vincenzo Albanese, Edward Ravasi, Francesco Gavazzi, Samuele Rivi, Manuel Belletti e Lorenzo Fortunato con l’ungherese Marton Dina e il britannico Mark Christian.
Con i suoi 23 anni Rivi è il più piccolo del gruppo e non nasconde la sua emozione: «Ogni bambino che pratica ciclismo sogna di poter correre il Giro, riuscirci al primo anno da professionista è una fortuna che non do per scontata e non voglio sprecare. Essere qui con questo team è davvero il massimo. Non potrei essere più contento di quanto sono in questo momento».
Il più esperto insieme a Belletti è Gavazzi (36 anni), che vanta 5 partecipazioni alla corsa rosa: «Porteremo in strada l'entusiasmo e la spregiudicatezza dei ragazzi più giovani insieme alla nostra visione più “matura” dell'andamento della gara. Attaccheremo per rincorrere i nostri obiettivi. Da domani daremo il massimo per sorprendere gli squadroni più attesi e realizzare il sogno di vincere una tappa».