Nella notte del 15 marzo se n’è andato, all’età di 95 anni, Iriano Campagnoli, imolese purosangue, massaggiatore di professione che, per vari anni, ha operato con le sue mani e con il suo distinto e sempre amichevole “savoir faire”, nel mondo del ciclismo, specialmente con lo squadrone della Salvarani diretta dal suo conterraneo e amico Luciano Pezzi.
Lo ricorda il figlio, l’avvocato Edore Campagnoli, in un recente passato anche vice-presidente della storica U.S. Imolese, organizzatrice della classica Coppa Placci per professionisti. E con lui anche l’amico Giovanni “Nino” Ceroni, quasi coetaneo con i suoi 94 anni, amico di famiglia da sempre e fedele cliente, più amico che cliente, dello studio professionale che Iriano aveva a Imola dopo avere lavorato anche, per molti anni, al Pronto Soccorso dell’ospedale cittadino, in prima linea.
E nella Salvarani Iriano Campagnoli era una distinta figura di riferimento, e non solo per i molti campioni e corridori, ma anche per molti “suiveur” che traevano subito giovamento, per qualche acciacco, dalla pronta, sapiente, capacità delle sue mani e della sua dote d’esperienza.
Nel suo “palmarès” sportivo figurano 12 Giri d’Italia, 11 Tour de France, 8 Vuelta, 9 convocazioni azzurre fra cui quella – straordinaria – di Imola 1968 con la vittoria di Vittorio Adorni e altre classiche di valore.
Il funerale è previsto per giovedì 18 marzo al Duomo di San Cassiano di Imola, alle ore 10,15.
Alla famiglia le più sentite condoglianze delle redazioni di tuttoBICI e tuttobiciweb.it