«Ero al telefono con Gianni Motta, quando suona il campanello e mi ritrovo in casa Gianni Bugno» a raccontare con voce emozionata la sopresa che ha ricevuto ieri sera è Alessandra Cappellotto, la prima campionessa del mondo di ciclismo italiana e oggi attiva a livello sindacale per le cicliste italiane e straniere.
Risolti i guai fisici che le hanno rovinato le feste, la responsabile del CPA Women e vicepresidente ACCPI il 5 gennaio è finalmente tornata a casa per la gioia di chi le vuole bene, come l'amico, collega e fuoriclasse Bugno. «I medici mi hanno dato il via libera giusto in tempo per fare il giro con la scopa» scherza "befana" Alessandra.
«Gianni era di passaggio in Veneto per motivi di lavoro (l'iridato di Stoccarda 1991 e Benidorm 1992 è testimonial di Diadora, ndr) così ha pensato bene di controllare di persona che fossi davvero tornata in salute e... per rimettermi subito al lavoro. Dopo 5' stavamo già parlando delle ragazze e dei ragazzi che orgogliosamente rappresentiamo con l'Associazione Internazionale dei Corridori, delle riunioni in programma con l'UCI e le altre componenti del mondo delle due ruote».