La strada di avvicinamento al Giro d’Italia numero 103 è stata complicata e faticosa per Giulio Ciccone. L’abruzzese della Trek Segafredo a fine agosto è risultato positivo al Covid-19 e questo ha modificato inevitabilmente i suoi programmi proprio a ridosso di quelli che lui stesso ha definito «appuntamenti fondamentali della stagione come Tirreno Mondiale e Giro».
Fortunatamente il 25enne, che in febbraio aveva il Trofeo Laigueglia fasciato dalla maglia azzurra della Nazionale, è riuscito a recuperare e, anche se la sua condizione non è al top, sta affrontando la Corsa Rosa al fianco del suo capitano Nibali.
Giorno dopo giorno la forma migliora e Ciccone spiega: «Sto abbastanza bene. Ho iniziato questo Giro in maniera particolare con una condizione molto bassa ma sto notando che continuo a migliorare giorno dopo giorno, spero di crescere nella seconda e nella terza settimana. Intanto cerco di fare il mio lavoro stando accanto a Vincenzo per poi fare un po’ il Jolly del team nelle tappe di montagna e portare il nostro capitano nella posizione migliore. Il nostro obiettivo è uno solo: vincere il Giro con Nibali, faremo il possibile per questo».
Ed ancora, rispondendo ad una domanda sulle aspettative a livello personale, confessa: «Se dovessi avere la condizione l’opportunità per vincere una tappa sicuramente non mi tirerò indietro»