Sono stati indiscutibilmente i protagonisti della ripartenza dopo il lockdown: hanno dominato Il Lombardia (dove sono finiti entrambi sul podio, ndr) e il Giro dell’Emilia (concluso al primo e al sesto posto, ndr) ora sono pronti per affrontare il Giro d’Italia numero 103. Jakob Fuglsang e Aleksandr Vlasov, le punte di Astana Pro Team, hanno incontrato i giornalisti – assieme a Miguel Angel Lopez - svelando i loro obiettivi e le loro sensazioni per le prossime tre settimane di corsa sulle strade del Bel Paese.
«Ho provato diverse volte a far bene in una grande corsa a tappe, negli ultimi anni soprattutto al Tour de France, ma fino ad ora non sono mai riuscito rendere secondo le mie aspettative – ha dichiarato Fuglsang - Spero che questo Giro 2020 possa essere la mia grande occasione. Partiamo con una squadra forte e competitiva, l’obiettivo principale è fare bene nella Generale e magari anche qualche cosa in più.» Il danese chiarisce anche come ha gestito questa strana stagione per arrivare in condizione all’appuntamento con il Giro: «Nessuno sa come è correre il Giro nel mese d’ottobre, per quanto mi riguarda ho deciso di partire forte dopo il lockdown in modo di avere la possibilità di staccare un po’ dopo Lombardia e Giro dell’Emilia; mi sono riposato e ho fatto salire nuovamente la condizione sfruttando la Tirreno, una preparazione quasi classica insomma. Alcuni colleghi hanno “tirato dritto”, vedremo chi avrà fatto la scelta giusta».
Jakob è uno dei favoriti per la vittoria finale ma questo non crea in lui troppe pressioni: «Non penso troppo a ciò che gli altri si aspettano da me, io e la squadra abbiamo i nostri obiettivi, vedremo poi cosa succederà. Mi auguro di non deludere nessuno ma se non dovessi raggiungere gli obiettivi che mi sono posto sarei il primo ad essere dispiaciuto. Rivalità tra me ed Aleksandr? Siamo compagni di squadra, abbiamo corso molto assieme, ci siamo sempre aiutati. Nessuna rivalità, nessun problema.» Ed ancora, parlando della tattica e di possibili attacchi nelle prime tappe Fulgsang dichiara: «Non ho pianificato nessun attacco nelle prime tappe, ma non si sa mai cosa succede sulla strada.»
Il calendario condensato di questo anno sportivo mette in concomitanza Giro d’Italia e Liegi–Bastone–Liegi, gara che lo scorso anno ha visto Fuglsang trionfare: «Mi dispiace non essere alla Liegi per difendere la vittoria dello scorso anno e non poter partire con il numero uno sulla schiena ma questa stagione va così, non possiamo fare tutto. Sono molto contento di essere qui al Giro».
Il microfono passa a Vlasov, 24enne talento russo che dice di essere in condizione ma aggiunge anche: «Questo per me è il primo Grande Giro, non so come risponderà il mio corpo dopo la seconda settimana, se starò bene proverò a vincere la maglia bianca e naturalmente tutti aiuteremo Jakob» anche se fa capire di sperare in una buona prestazione e magari finire sul podio a Milano. «Quello che è certo è che farò del mio meglio.»
Quale sarà il ruolo di Lopez in squadra? Aiutare i due leader. «Sono uscito bene dal Tour e il team, anche se non era nei piani originali, mi ha chiesto di essere qui per aiutare Vlasov e Fuglsang e magari vincere una tappa». E sul suo futuro: «Non è stato ancora deciso nulla, non so se lascerò il team. L’importante è essere qui ora ed essere concentrato sul Giro».