Tra pochi giorni ricomincerà la stagione ciclistica più atipica di sempre. Tra i tanti professionisti pronti a riattaccasi il numero sulla schiena ci sarà anche il 21enne Alexander Konychev, figlio d’arte, che difende i colori dell’australiana Mitchelton-Scott. Alexander ha già debuttato nella Clasica de Almeria a metà febbraio, per poi partecipare anche alla Vuelta a Andalucia Ruta Ciclista del Sol, alla Omloop Het Nieuwsblad ed infine alla Kuurne-Bruxelles-Kuurne, il 1° marzo scorso. Poi lo stop forzato a causa della pandemia che ha sconvolto il mondo intero.
Alexander ha fatto l’ultimo blocco di allenamenti in altura a Livigno insieme ai suoi compagni di squadra Edoardo Affini e Robert Stannard. Ora qualche giorno di rifinitura sulle strade di casa, quelle del Lago di Garda, e poi la partenza per Siena dove sabato 1 agosto si correrà la Strade Bianche.
Raggiunto telefonicamente a Castion Veronese, dove vive con la sua famiglia, Konychev ci ha raccontato come ha vissuto questo periodo senza corse: «Durante il lockdown mi sono allenato, come tutti, sui rulli ma devo ammettere che tornare a pedalare su strada dopo due mesi è stata una sensazione indescrivibile. Nelle prime due settimane post quarantena non avevo un programma di allenamento ben definito e quindi ne ho approfittato per scoprire posti nuovi, riuscendo anche ad apprezzare il semplice andare in bici senza dover fare lavori specifici. Ci voleva proprio, mi sono goduto la natura e i paesaggi. Poi il 29 giugno sono andato a Livigno e ci sono rimasto tre settimane, insieme a Edoardo Affini e Robert Stannard, per recuperare la giusta pedalata e fare un po’ di lavoro in altura in vista della ripartenza, oramai sempre più vicina. Incomincerò dalle Strade Bianche per poi proseguire con la Milano-Torino e la Milano-Sanremo. Il mio obiettivo per questa stagione è arrivare nella miglior condizione possibile alle Classiche del Nord, in programma ad ottobre. Il fisico sta rispondendo bene dopo lo stop forzato, a parte un leggero fastidio al ginocchio sinistro. Non è niente di grave, ho fatto solo qualche giorno di riposo, come da programma, e adesso sono come nuovo, pronto per il lavoro di rifinitura in vista delle prime corse. Gran parte dei compagni devo ancora rivederli dopo la quarantena, perché abbiamo preferito limitare gli spostamenti vista la difficile situazione che abbiamo vissuto e stiamo tutt’oggi vivendo».
E in merito al prosieguo della stagione Alexander, nonostante la sua giovane età, dimostra di avere un atteggiamento molto pragmatico: «Abbiamo avuto molti mesi per prepararci e credo che tutti si presenteranno al massimo della condizione. Forse mancherà un po’ di ritmo in corsa, ma il livello sará molto alto, anche come conseguenza dei ritiri in altura. Ci sarà sicuramente qualche sorpresa, essendo una stagione molto diversa dalle altre. Seguire tutti i protocolli medici non sarà semplice, ma dobbiamo impegnarci e rispettare al massimo le regole, per il bene di tutti. Speriamo di poter portare a termine questa stagione, cercando di salvare il salvabile. Personalmente mi auguro di poter fare esperienza e di essere d’aiuto alla squadra: ognuno ha un ruolo nel team ed il mio è quello di aiutare i miei capitani. E poi, ammettiamolo: potersi schierare al via di corse di prestigio come la Milano-Sanremo e le Classiche del Nord per me è già un sogno che si avvera».