E’ passato direttamente dal calcio al ciclismo, sempre nella medesima squadra, già in età che si può definire “avanzata” – sedici anni – Enrico Polo, nato a Bassano del Grappa nel 1950. E la maglia è stata, per tutte e due le discipline, quella dell’Unione Sportiva Angarano 1949, una Polisportiva con il nome che riprende quello di un quartiere storico di Bassano del Grappa.
Si definisce un buon mediano destro, maglia numero 4, del calcio giovanile di allora. La contiguità con il settore ciclistico ha, a mano a mano, sempre più intrigato Enrico Polo che prende la sua decisione e, dal calcio, passa, armi e bagagli al ciclismo con entusiasmo. Era il 1967 e il giovane bassanese anticipa, in un certo qual modo, il percorso fatto dall’astro nascente belga Remco Evenepoel in tempi assai più recenti. Precisa subito però che il richiamo per il paragone è a puro titolo di curiosità, nessuna velleità di stabilire confronti né sul piano calcistico, né – tantomeno – su quello ciclistico. E ricorda che nel 1967, al primo anno di allievo, gareggiava sovente con ragazzi di specifica valenza ciclistica e, fra altri, cita Giovanni Battaglin, quasi suo concittadino, Francesco Moser, Fausto Bertoglio, nomi che poi ne hanno fatta di strada, e tanta. Per quel periodo lui ricorda qualche buon piazzamento. L’anno successivo, il 1968, l’impegno di studio per conseguire la maturità tecnica ne limita, di molto, l’attività pedalata su strada.
Prende coscienza delle sue possibilità nelle gare su strada e giudica più opportuno e producente, per le sue ambizioni e caratteristiche, dedicarsi anche al ciclocross dove ottiene sei successi.
Ricorda i nomi degli specialisti del fuori strada che animavano quel periodo e con i quali ha anche gareggiato in varie occasioni e in differenti categorie: il grandissimo Renato Longo, il dinamico Paolo Guerciotti, Enrico Sfolcini, Giovanni Bettinelli, Luigi Torresani, il suo concittadino Damiano Grego, Luciano Luciani e vari altri specialisti delle numerose manifestazioni di ciclocampestri che caratterizzavano quel periodo. E si è schierato al via di gare, dove partecipavano nomi di riconosciuta nobiltà nel settore quali i fratelli belgi Erik e Roger De Vlaeminck, il poliedrico tedesco Rolf Wolfshohl, lo svizzero Herman Gretener e altri protagonisti internazionali di primo piano del tempo.
Nel 1969, quale dilettante di terza serie, ottiene tre vittorie in corse su strada accompagnate da quattro affermazioni nel ciclocross. L’anno successivo, era il 1970, cambia squadra e gareggia per il G.S. Gasparotto, quale dilettante di seconda serie, conseguendo una vittoria su strada e tre nel ciclocross.
Il 1971 lo vede alla Compagnia Atleti alla Cecchignola, a Roma, per svolgere il servizio militare al Centro Atleti.
Nel 1972 c’è un deciso cambio di rotta nell’esperienza ciclistica di Enrico Polo che passa dalla Federazione Ciclistica Italiana all’UDACE (Unione degli Amatori Ciclisti Europei) dove, quale tesserato agonista, gareggia fino al 1979. E’ qui che rimpingua il suo palmarès personale con 121 vittorie variamente ripartite fra competizioni su strada e fra i prati del ciclocross.
Gareggia sempre con passione fino a quasi alla soglia dei quarant’anni e, nel 1988, c’è il suo ritorno alle origini, all’Unione Sportiva Angarano, entrando subito nei ruoli tecnici.
Nella sua società è stato a fianco, fra l’altro, di Marco Zen, valido stradista con una decina di stagioni di professionismo in importanti formazioni e compagno di fiducia di Maurizio Fondriest.
Il mondo delle corse, in ogni stagione, vede poi la costante presenza di Enrico Polo quale operatore professionale nel settore della componentistica per importanti aziende, anche in funzione di “promoter”, in diversi ambiti, per il reperimento di risorse in favore dell’attività ciclistica con occhio (e cuore) di riguardo per il ciclocross. E’ molto vicino al team DP66 Giant Selle SMP Rigoni di Asiago, formazione friulana dedita alla specialità e che ha in Daniele Pontoni il fulcro tecnico.
E’ varia e proteiforme l’attività che continua tuttora sempre con entusiasmo, competenza e passione, anche nel settore delle due ruote, Enrico Polo.