A Santa Lucia era in Sicilia, impegnato nel training camp della Trek Segafredo, ma Capodanno lo trascorrerà sulla neve. Nicola Conci ha dovuto rinunciare alla Stròzega, una delle tradizioni tipiche del suo Trentino ma cascasse il mondo oggi e domani si godrà le montagne vicino casa.
Come stai trascorrendo le feste?
«Natale l’ho passato in famiglia con il classico pranzo del 25. Un giorno per me magico, quasi più del Natale, è Santa Lucia, il 13 dicembre. La sera del 12 tutti i bambini vanno in giro con una corda a cui vengono legati dei barattoli vuoti di alluminio, come quelli dei fagioli da mezzo chilo, facendo un bel casino per il paese e quando si tornava a casa trovavi già i dolci ad aspettarti. Uno spettacolo».
A Natale hai riposato?
«Sì, il 25 non si pedala. Ho l’abitudine tramandata da papà di fare un’uscita il 1° dell’anno. Questa sera festeggerò con alcuni amici in baita. Il 31 mi piace passarlo sulla neve, in chalet o rifugio c’è un’atmosfera magica».
Come procede la preparazione?
«Ho disputato in Cina l’ultima corsa dell’anno, dopo la trasferta in America con la squadra mi sono concesso 4 settimane di riposo trascorse a casa, mi sono goduto la mia terra a cui sono particolarmente legato. Sono stato un po’ in montagna, ho avuto la fortuna che ha nevicato presto, così ho sciato tanto e mi sono divertito con il fuoristrada. D’inverno preferisco uscire in mtb per combattere il freddo e perché ho dei bei compagni di allenamento come Martino Fruet che mi aiutano a migliorare nella guida, soprattutto in discesa. Dopo le feste andrò in ritiro con la squadra a Maiorca, poi tempo permettendo mi allenerò a casa in vista delle prime gare dell’anno, che stabiliremo con Adriano Baffi, il mio ds di riferimento».
Cosa ti auguri per il 2020?
«Spero di migliorarmi. Correre il Giro d’Italia quest’anno è stato fantastico, ripetere quest’esperienza al fianco di un leader come Vincenzo Nibali sarebbe il massimo».