Dopo il Lombardia, siamo agli sgoccioli della stagione: alle ultime gare si mischiano rinnovi e partenze. Tra coloro che si preparano a cambiare casacca c'è Enric Mas che, dopo tre stagioni passate con i colori del Team Deceuninck Quick-Step, chiuderà la sua esperienza al Tour of Guangxi, che prenderà il via il prossimo 17 ottobre, per approdare alla formazione spagnola Movistar nel 2020.
Tre stagioni brillanti per il 24enne spagnolo con l'acuto del secondo posto alla Vuelta di Spagna 2018 alle spalle di Simon Yates, prestazione arricchita da una vittoria di tappa ad Andorra.
Mas consegna i suoi pensieri e le sue parole al sito ufficiale del team belga: "È stata una lunga stagione, ma voglio dare il massimo per la squadra. Il Tour of Guangxi sarà un bel modo per concludere la mia stagione. Sarà la mia prima volta lì e, anche se è la fine dell'anno so che ci saranno molti corridori motivati ad ottenere un buon risultato. Spero di poter correre con le stesse sensazioni che ho avuto mercoledi scorso alla Milano-Torino, che sebbene non fossero super, erano ancora buone, spero di poter fare qualcosa di buono in Cina per la mia squadra".
E ancora: "Prima di tutto voglio ringraziare Patrick Lefevere, perchè prima di unirmi a Deceuninck Quick-Step ho lavorato per un anno con il team di sviluppo per poi approdare nel World Tour. E' uno dei motivi per cui mi rattrista lasciare questa squadra, è come un grande famiglia e l'atmosfera che si respira è incredibile. Oltre a Patrick voglio ringraziare tutti i corridori, lo staff e tutti coloro che mi hanno supportato in questi splendidi tre anni" continua lo spagnolo.
"Da quando avevo 17 anni ogni giorno sognavo di poter essere un ciclista professionista e Patrick mi ha dato l'opportunità, quindi per questo gli sarò sempre grato. Lo ricordo bene ed è stato un momento così speciale" ha raccontato Mas.
"Ho imparato molto con il Wolfpack, ma la cosa più importante è lavorare e correre per la squadra. In ogni gara, tutti fanno del loro meglio per lavorare per i capitani e vincere insieme. E non si limita ai corridori; lo staff e i direttori sportivi si riuniscono tutti nella stessa direzione e penso che sia una lezione preziosa che porterò sempre con me".
E infine: "Dei tre anni in cui sono stato qui è molto difficile scegliere un momento preferito, dato che ci sono stati tanti bei momenti. Non dimenticherò mai il mio tempo trascorso qui e quanto sia stato speciale. C'è ovviamente la Vuelta 2018, dove ho concluso al secondo posto e vinto una tappa in montagna, ma quest'anno il Tour de France è stato eccezionale con Julian che ha avuto la maglia gialla per 14 giorni. Puoi immaginare cosa significasse per lui, ma anche per noi. La mia giornata in maglia bianca ha significato molto per me, mi ha reso molto orgoglioso. E' stata una sensazione speciale guidare una classifica al Tour, al mio debutto lì. Due giorni dopo è stato il contrario, è stato molto difficile per me e ho sofferto molto, ma ho imparato così tanto da quei giorni. Sono stati davvero importanti per me e in futuro sarà bello per me guardare indietro e prendere le cose positive".