Matteo Sobrero, 22enne piemontese del Team Dimension Data Continental, si racconta ai microfoni di tuttobiciweb, poco prima della partenza della Coppa Agostoni 2019.
Ti vedremo in maglia azzurra ai mondiali dello Yorkshire?
«Sì, per il momento è confermata la maglia azzurra prova a cronometro Under 23. Sono nella lista per i Mondiali su strada ma la conferma delle scelte del ct Amadori arriverà oggi, al termine della Coppa Bernocchi. Io ci credo».
Hai già guardato il percorso della cronometro? Ti piace?
«Al momento l'ho solo studiato sulla carta, ma fino a quando non lo provo non so dire come sarà per certo. So che la prima parte è pianeggiante e poi sono tutti strappi o salite di massimo uno o due chilometri, quindi decisamente tecnico. Per il momento mi piace, dai».
Le tue aspettative in vista del Mondiale?
«Beh lo scorso anno ho fatto una top ten, con il nono posto di Innsbruck. Quest'anno migliorarsi sarebbe già un grande risultato».
E' quindi il tuo secondo Mondiale quello di quest'anno. Hai più responsabilità? Cosa cambia per te?
«Sicuramente ci arrivo con un anno di lavoro in più, un anno di maturazione. Ed è logico aspettarsi sempre qualcosa in più rispetto al passato».
Come ti senti ad una decina di giorni dal grande appuntamento iridato?
«Diciamo che una settimana fa non mi sentivo benissimo perché sono caduto al Giro del Friuli, mi hanno dato qualche punto di sutura al ginocchio e ho preso un po' di botte. Ho fatto un po' una settimana a rincorrere per rimettermi per questi due giorni di corse con i professionisti. Spero per il Mondiale di essere di nuovo in forma».
Quest'anno ti sei laureato Campione Italiano a cronometro tra gli Under23. Cos'ha simboleggiato per te quella vittoria?
E«' stata per me un po' la coronazione di un sogno perchè rincorrevo quella maglia da quando ho iniziato a correre e averla conquistata è stato bellissimo. Finalmente dopo tanti anni è arrivata».
Un altro ottimo piazzameto l'hai conquistato al Trofeo Laigueglia con la maglia della Nazionale, con il terzo posto. Cos'ha rappresentato per te? E' stata un'esperienza che ti ha aiutato a crescere?
«E' stato un risultato decisamente inaspettato che però mi ha dato molta fiducia in me stesso, cosa che ogni tanto faccio fatica a trovare. Mi ha dato fiducia per credere nei miei mezzi e mi ha fatto capire dove posso arrivare. Sicuramente mi ha dato una grossa mano anche in vista del futuro, per il passaggio nel prossimo anno nel World Tour».
Dalla Colpack, alla Dimension Data nella formazione Continental fino ad approdare il prossimo anno nella World Tour della Dimension Data (che cambierà nome con NTT). Che cosa rappresenta per te questo passaggio tra i professionisti a tempo pieno?
«Beh, penso sia un punto di partenza e non di arrivo. Penso sia un po' il sogno di tutti i ragazzi quando iniziano a correre. Non so cosa aspettarmi, spero sicuramente nei prossimi due anni di imparare molto dai grandi campioni che avrò in squadra e riuscire magari a mettere in atto i loro insegnamenti. E' un passaggio non indifferente».
Com'è stata la tua esperienza nella formazione Continental della Dimension Data?
«Sono stati due anni importanti che mi hanno regalato molto, sono cresciuto. Dallo staff a tutti i miei compagni, con diverse culture, mi hanno insegnato molto ed è un bellissimo ambiente per crescere e diventare professionisti».
In salita te la cavi bene, a cronometro anche, sei molto veloce. Che corridore ti vedi per il futuro?
«Questo non lo so ancora, spero di capirlo nei prossimi anni. Sono un corridore completo, come hai detto tu: veloce, che si difende in salita e anche sul passo non è male. Non lo so, penso che il tempo dirà che corridore può diventare Sobrero».
Un corridore al quale ti ispiri?
«Beh corridori a cui mi ispiro ce ne sono tanti. Mi piacciono tanto Kwiatkowski, Alaphilippe... sono grandi campioni, fare la metà delle cose che hanno fatto loro sarebbe già un grandissimo risultato».