Ci siamo lasciati alle spalle da qualche mese la vittoria di Richard Carapaz al Giro 2019 e per vivere l'edizione 2020 dovremo aspettare il prossimo maggio, 9 mesi: una dolce attesa.
Ma come sarà il Giro numero 103? È una domanda che gli appassionati di ciclismo si stanno facendo o si sono fatti durante le vacanze, magari stesi sotto l'ombrellone oppure pedalando sulle strade di montagna. Parecchie sono le certezze, altre anticipazioni ve le abbiamo presentate nelle scorse settimane e oggi proviamo ad ipotizzare l’intero percorso partendo da una certezza: la Grande Partenza di Budapest del 9 maggio e le prime tre tappe in terra magiara.
Il 9 maggio si partirà con una crono individuale nella capitale, l’indomani si raggiungerà Gyor e lunedì 11 si affronterà la Szekefehevar-Nagykanisza.
Lasciata l’Ungheria la carovana raggiungerà in volo la Sicilia per affrontare altre tre tappe: la prima partirà da Catania e potrebbe puntare verso Porto Empedocle e i luoghi cari ad Andrea Camilleri, la seconda prenderà il via da Palermo (conclusione a Capo d’Orlando?) e per la terza si sta lavorando al progetto di una crono sull’Etna che arrivi ai bordi dei crateri, a quota 2850 metri.
Sarà solo a questo punto che verrà osservato il primo giorno di riposo per il trasferimento nella splendida Sorrento. Da qui arrivo di tappa prima a Sant’Agata dei Goti e poi a Francavilla al Mare, quindi il tradizionale approdo nelle Marche a Civitanova. Tappa umbra la numero 10 - Foligno e Urbino dovrebbero essere le sedi di partenza e arrivo - prima di approdare a Cesenatico per la Nove Colli Stage.
Dalla Romagna al Veneto per la seconda crono del Giro 2020 sulle colline del Prosecco con il passaggio sul Muro di Cà del Poggio e poi tappa per velocisti a Spresiano prima di prendere la direzione del Friuli Venezia Giulia.
La seconda settimana di corsa si concluderà con la visita alla base di Rivolto in cui la corsa rosa sarà ospite delle Frecce Tricolori prima di raggiungere San Daniele del Friuli e proporre, domenica 24 maggio, la sfida sul Monte Matajur.
La settimana decisiva si aprirà con il ritorno sulla Marmolada, che sarà sede d’arrivo dopo che i corridori avranno superato il Giau, quindi sbarco in Lombardia con il possibile ritorno dello Stelvio: la mitica salita potrebbe essere inserita nella frazione valtellinese allo studio degli organizzatori.
Nell’ultima sua parte il Giro dovrebbe toccare Cassano Magnago in provincia di Varese, poi proporre la Borgomanero-Verbania (con Mottarone e Piancavallo) e le ultime difficoltà altimetriche con il Colle delle Finestre ed il Sestriere prima dell’arrivo al Monte Fraiteve.
Per il gran finale sembra molto probabile una cronometro individuale all’ombra della Madonnina. Se così fosse Milano tornerebbe ad ospitare l’ultima tappa del Giro d’Italia dopo tre anni dalla cronometro Monza – Milano vinta da Jos Van Emden davanti a Dumoulin e Quinziato.