“Se non sai stare in bici stai a casa!”. Scaramucce tra Francesco Moser e Giuseppe Saronni, ma risalenti a quando i due fenomeni del pedale ancora correvano. Oggi è acqua passata e “Lo Sceriffo” Moser sta tentando di convincere il “Bimbo” a tornare a far parte della grande famiglia ciclostorica de “La Moserissima”, sabato 13 luglio sulle strade di Trento e dintorni. Tra le due competizioni UCI del secondo weekend di luglio (Cronometro di Cavedine e La Leggendaria Charly Gaul) vi è un curioso appuntamento che sarà l’unico a rappresentare il Giro d’Italia d’Epoca in Trentino-Alto Adige.
Il ciclismo d’altri tempi verrà riproposto con biciclette che dovranno necessariamente risalire a prima del 1987 e abbigliamento d’epoca consono alla manifestazione e al periodo storico, ma le particolarità non finiranno qui perché ad attendere gli appassionati vi saranno allettanti ristori ricchi di tipicità enogastronomiche locali alle cantine CAVIT e Moser, un percorso unico di pura magia di 65 km partendo da Piazza Duomo, cuore scenografico della città di Trento, un’organizzazione impeccabile affidata alla regia di ASD Charly Gaul Internazionale e APT Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi, e tanto divertimento in sella ai cavalli d’acciaio.
Alcuni nomi segnati sul taccuino di Francesco Moser hanno già dato il proprio assenso, altri verranno scritti in seguito, ma le figure che presenzieranno ai nastri di partenza de “La Moserissima” sono già prestigiose, a cominciare da Gianbattista Baronchelli, argento mondiale nel 1980, vincitore di due Giri di Lombardia, un Giro del Piemonte, sei Giri dell'Appennino consecutivi e cinque tappe al Giro d'Italia, il “troiano scalatore” Mario Beccia che conosce molto bene proprio Saronni, avendolo affrontato in diverse occasioni, e il ‘re dei gregari’ Roberto Poggiali, spalla perfetta di grandissimi campioni quali Felice Gimondi, Vito Taccone, Francesco Moser, Ercole Baldini e Gastone Nencini. A proposito di Nencini, al via della ciclostorica trentina vi sarà il figlio Giovanni e anche Gioia Bartali, nipote del grandissimo Gino, recentemente sui banchi di scuola della maturità con una prova sul ruolo sociale di Bartali dopo che, nella seconda guerra mondiale, egli salvò circa 800 ebrei dalla deportazione trasportando preziosi documenti utilizzando la propria bicicletta, naturalmente. Non mancherà nemmeno Renato Laghi, che gli appassionati ricorderanno per la lunga fuga che lo portò a conquistare la 19.a tappa del Giro d'Italia 1977 con arrivo a San Pellegrino Terme, e molti altri, tutti in sella al fianco de “Lo Sceriffo” trentino. Le iscrizioni a ‘La Moserissima’ ammontano a 55 euro entro il 12 luglio.