Finora il Giro d'Italia Under 23 ha vissuto sulla doppia impresa del britannico Ethan Hayter: dopo aver vinto il prologo di Riccione e conquistato la maglia rosa, il nazionale inglese si è ripetuto ieri a Santa Sofia firmando un autentico capolavoro da finisseur che ha letteralmente sgretolato il gruppo.
Si riparte oggi affrontando la tappa più lunga del Giro, sulla carta non durissima ma nel finale saranno molte le rotonde da affrontare negli attraversamenti cittadini e questo sarà sicuramente un ostacolo in più per i velocisti protesi a caccia della vittoria.
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Ancora la Romagna, quella più interna, che propone la partenza della seconda tappa da Bagno di Romagna, nota località termale salita alla ribalta del ciclismo con l’arrivo, nel 2017, del Giro d’Italia professionisti. Era la frazione n. 11, con partenza da Ponte a Ema, luogo di nascita di Gino Bartali e la vittoria dello spagnolo Omar Fraile davanti al portoghese Rui Costa e al francese Pierre Rolland.
Bagno di Romagna è un comune sparso con il municipio che ha sede nell’adiacente San Piero in Bagno ed è situato nella valle del fiume Savio, lungo la strada che porta al passo dei Mandrioli che la collega alla Toscana, alla valle dell’Arno precisamente. Parte del suo territorio è compreso nel Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, monte Falterona e Campigna che ha, al suo interno, la riserva integrale di Sasso Fratino, la prima istituita in Italia.
E’ già dal tempo dei Romani che sono conosciute le peculiari proprietà delle acque e, a testimonianza, vi sono vari reperti archeologici.
Santa Maria Assunta, quattrocentesca basilica e il battistero, unitamente al Palazzo Pretorio del 1500 che richiama nelle linee l’influenza fiorentina propria della “Romagna toscana”, sono architetture di specifico valore.
Manara Valgimigli (1876-1967) noto filologo, grecista, poeta e scrittore era qui nato.
Subito dopo il via si scollina al passo dei Mandrioli e si è in Toscana, nella zona del Casentino, in provincia d’Arezzo, scendendo per Badia Prataglia, frazione di Poppi che all’interno del suo territorio comprende la celebre abbazia di Camaldoli, si passa poi da Pian del Ponte e, sempre in discesa, in suggestivo ambiente ambiente naturale, passare per Soci, entrambe quest’ultime frazioni di Bibbiena. La discesa termina a Ponte a Poppi, altra frazione di Poppi e con la strada che riprende a salire da Pratovecchio che assai recentemente si è fusa con Stia per formare il nuovo comune sparso Pratovecchio Stia. Paolo Uccello, noto pittore e mosaicista (1397-Firenze 1475) era nato a Pratovecchio.
Si passa quindi per la vicina Stia e da qui inizia la salita verso il valico di Croce a Mori, a quota m. 954. Si passa nella provincia di Firenze passando (è da cancellare) per Fornace, frazione del comune di Londa, con il caratteristco ponte in pietra dove in pratica termina la discesa. I due versanti propongono, in profusione, edifici religiosi e architetture civili di notevole storia e prestigio. La corsa prosegue ora in pianura toccando Sandetole, al quale segue il capoluogo comunale, Dicomano, siamo nella zona del Mugello, e pure questa località è ricca d’interessanti motivi architetturali. Si prospetta quindi Vicchio, nota per essere stato il luogo di nascita di due grandi pittori, Giotto (1267 circa-Firenze 1337), la cui casa sul colle di Vespignano è meta di molte visite, anche architetto e il Beato Angelico, al secolo Guido di Pietro (1395 circa-Roma 1455), beatificato da papa Giovanni Paolo II nel 1982. La località è stata colpita da un forte e distruttivo terremoto nel 1919. Era di Vicchio anche Guido Boni (1933-Firenze 2014), valido professionista dal 1954 al 1963, sposato con Marisa Zocchi, miss Toscana, popolare concorrente al famoso quiz di Lascia o Raddoppia?.
Borgo San Lorenzo, popoloso comune, ricco di testimonianze storiche, culturali e architettoniche di specifica, estesa, valenza, ha dato i natali a Giovanni Della Casa (1503-Montepulciano 1556), conosciuto come monsignor Della Casa, è stato un letterato, scrittore e arcivescovo, autore del manuale di belle maniere “Galateo, overo de’ costumi”, riferimento in materia di buone maniere anche ai giorni nostri. Si prosegue per San Piero a Sieve, parte del comune di Scarperia e San Piero, dopo la fusione nel 2014. Qui sorge la villa medicea il Trebbio, inserito nel 2013 nell’elenco del patrimonio dell’umanità UNESCO. Sono comunque diversi i motivi di vario tipo che la caratterizzano.
Si raggiunge quindi il lago artificiale del Bilancino, inaugurato ufficialmente con l’apertura al pubblico nel 1999, nel comune di Barberino del Mugello, mediante un’imponente sbarramento sul fiume Sieve, passando per la frazione di Cavallina. Nel comune di Barberino è di grande pregio la villa medicea di Cafaggiolo, altro sito nell’elenco del patrimonio dell’umanità UNESCO, inserito nel 2013. Sono molte le frazioni e le località del comune così come gli edifici e i motivi di vario interesse della zona. Il ciclismo qui ricorda un grande delle due ruote, vincitore di un Giro d’Italia e di un Tour de France, vincitore di varie corse, Gastone Nencini (1930-Firenze 1980), soprannominato il “leone del Mugello” per il forte coraggio e anche il “toro del Mugello” per la sua forza. Da Barberino è partita la tappa n. 8 del Giro d’Italia 2007 con traguardo a Fiorano, vinta dal norvegese Kurt Asle Arvesen in volata davanti a Paolo Bettini mentre, il giorno prima la Spoleto-Autodromo del Mugello la vittoria fu assegnata a Thor Hushvod. Petacchi, il primo a passare il traguardo, venne poi privato del successo.
Si affronta poi il breve strappo delle Croci di Calenzano, frequentato dai ciclisti amatoriali e dalle corse della zona,con la successiva discesa nell piana fiorentina nel capoluogo di Calenzano, popoloso comune che comprende nel suo ambito numerose frazioni e località con diversi motivi d’interesse monumentale.
Si entra poi nella provincia di Prato, nel territorio comunale del capoluogo, con quasi 200.000 abitanti, città con diversificati settori e attività produttivi e dei servizi, soprattutto quello storico del tessile. Diversi sono anche i motivi d’interesse architettonico, soprattutto nel caratteristico centro urbano, come il Duomo, il Castello dell’Imperatore e altri ancora, con notevoli musei e gallerie d’arte. Il Gran Premio Industria e Commercio è un’importante corsa del calendario professionistico italiano mentre la città, con viva passione ciclistica, è stata sede di due squadre professionistiche quali la Filotex e la Magniflex. Il Giro d’Italia ha proposto qui quattro arrivi con i successi di Gianni Bugno nel 1989, Davide Cassani nel 1991, Rodolfo Massi nel 1996 e infine Axel Merckx nel 2000. Nel 1993, aggiundicandosi il G.P. Industria e Commercio, valido quale prova per il campionato italiano, Massimo Podenzana indossò qui la sua prima maglia tricolore. Qui è da ricordare Giovanni Corrieri (Messina 1920-Prato 2017), grande coéquipier di Gino Bartali. Sono nati a Prato lo scrittore Curzio Malaparte – nome d’arte - (1898-Roma 1957), e Jury Chechi (1969), grande ginnasta “signore degli anelli” e appassionato praticante delle due ruote.
Si passa per la frazione di Santa Lucia, poi si passa in quella di Pistoia, per località Fornacette e quindi Pistoia, altra importante città pure a forte connotazione di passione ciclistica, con vari, notevoli, monumenti di pregio come la Cattedrale di San Zeno, il campanile del Duomo, il Battistero di S. Giovanni in corte, il Palazzo dei Vescovi, il Palazzo Pretorio, la chiesa di San Giovanni Fuorcivitas e molti altri ancora con pregevoli opere. Le tappe del Giro d’Italia con arrivo a Pistoia sono staate vinte da Albino Binda nel 1928, nel 1978 la cronometro premiò il tedesco Dietrich Thurau, nel 1979 successo del belga Roger De Vlaeminck, nel 2005 primo fu lo spqgnolo Koldo Gil. Sono nati qui Vauro Senesi 1955, notissimo vignettista, Licio Gelli (1919-2015), discussa figura, Carlo Chiti, (1924-Milano 1994) ingegnere noto anche nella F1, e Loretto Petrucci (1929-2016) vincitore di due Sanremo. Dopo Pontelungo, frazione del capoluogo, ci si avvia nella val di Nievole, zona di estese coltivazioni florovivaisiche, per Ponte di Serravalle, nel comune di Serravalle Pistoiese, nel cui ambito sono comprese località variamente legate anche ciclismo come Casalguidi che ricorda il sempre rimpianto Franco Ballerini e Cantagrillo, già sede di squadre ciclistiche note. Si entra quindi in Montecatini Terme, celebre e storica stazione termale già di rilevanza internazionale con pregevoli edifici di vario tipo e numerosi eventi di vario tipo, fra spettacolo e cultura, qui organizzati. Sono sempre molto ricercate le Cialde, fatte con uovo e zucchero. E’ nato qui, nel 1954, Riccardo Magrini, estroverso corridore, poi direttore sportivo e ora commentatore televisivo. Qui si sono svolte un dozzina di tappe del Giro d’Italia, l’ultima nel 2003 con il successo di Mario Cipollini.
Borgo a Buggiano, con le belle ville Bellavista e Amali Franchini unitamente a diversi edifici religiosi, è una frazione di Buggiano, ed è il luogo dove è nato il calciatore Benito Lorenzi (1925-Milano 2007) estroso – a dire poco - attaccante, soprannominato “Veleno”, definizione della mamma, bandiera dell’Inter.
Segue subito l’arrivo di Pescia, importante comune, centro di riferimento dellaa Valdinievole, conosciuta per la rinomata floricolltura e per il commercio dei fiori – i garofani in particolare – la produzione di carta e per varie tradizioni storiche. I principali edifici cittadini sono il Palazzo del Vicario del secolo XIII-XIV, attuale sede comunale con torre campanaria, il Palazzo del Podestà, il Duomo e altri ancora. La sua frazione di Collodi, piacevole borgo medievale, si collega al nome di Carlo Lorenzini (Firenze 1826-1890), scrittore fiorentino autore del celeberrimo libro “Pinocchio”, che assunse lo pseudonimo di Carlo Collodi dato che visse qui la sua gioventù, nel paese natale della madre. Il parco dedicato a Pinocchio è sempre frequentata meta e presenta anche opere di noti architetti. Il professionista di lungo corso Fabio Sabatini (1985) è nato qui così come il calciatore Giampaolo Pazzini (1984) e, in tempi più lontani Quirico Bernacchi, (1914-2006), professionista dal 1937 al 1943, vincitore della 2^ tappa del Giro d’Italia 1937, la Torino-Acqui Terme, impadronendosi – anche se per un sol giorno – della maglia rosa.
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