Dopo il velocissimo prologo di ieri pomeriggio a Riccione, con il britannico Ethan Hayther che si è imposto alla media di 50,4 kmh conquistando la prima magia rosa, il Giro d'Italia Under 23 inizia il suo viaggio affrontando la sua prima tappa in linea.
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E’ per intero in terra di Romagna, terra di ciclismo con forti passioni, il tracciato della prima tappa in linea dopo i giorni di vigilia e del prologo in riva al mare di Riccione. E’ una frazione che rientra, a pieno titolo, nelle mire delle ruote veloci del gruppo nonostante un “dentino” che increspa il tratto continuamente piatto dell’altimetria della tappa a una decina di chilometri dal traguardo di Santa Sofia.
Il tracciato, subito dopo Riccione, lascia la costa adriatica e punta verso l’interno percorrendo nella prima parte le dolci ondulazioni collinari del primo entroterra passando per Coriano, fra Rimini e Riccione, sotto il territorio della Repubblica di San Marino, centro con varie manifatture che hanno affiancato la tradizionale agricoltura con ulivi, vigne di Sangiovese soprattutto e grano. Il locale Palazzo dello Sport è ora dedicato al motociclista Marco Simoncelli, il compianto SuperSic, nato a Cattolica nel 1987 ma cresciuto appunto a Coriano. Un elemento di pregio è il castello malatestiano e altri edifici di vario tipo. Il cimitero di guerra inglese conserva le spoglie di 1.946 militari alleati, di varie nazionalità, caduti in zona nel secondo conflitto mondiale.
Si passa poi per Cerasolo, frazione di Rimini e quindi San Martino dei Mulini, lungo il Marecchia, incontrando strade ora sempre piatte, frazione di Sant’Arcangelo di Romagna, centro importante con lunga storia e varie attività culturali con molteplici motivi d’interesse e fra questi, in visione architettonica, la Rocca Malatestiana, unitamente alla struttura medievale del nucleo centrale cittadino attraversato dalla via Emilia. Fra i cittadini illustri spiccano il pittore Guido Cagnacci (1601-1663), il noto poeta, scrittore e sceneggiatore Tonino Guerra (1920-2012), il poeta e cultore del dialetto romagnolo, come il concittadino Guerra, Raffaello Baldini (1924-2005) e gli attori Paolo Carlini (1922-1979), Daniele Luttazzi (1961), cognome d’arte scelto in ricordo di Lelio Luttazzi ma, all’anagrafe è Fabbi, Fabio De Luigi (1967), polivalente personaggio dello spettaacolo. E’ qui nato nel 1965 Alfio Vandi, ottimo professionista dal 1976 al 1988.
Si entra nella provincia di Forlì-Cesena per Savignano sul Rubicone, sempre lungo la via Emilia, con il ponte romano sul fiume Rubicone, belle ville nobiliari, il Palazzo Comunale, il Monte di Pietà e vari edifici religiosi. L’attività economica si sviluppa in vari comparti manifatturieri e in una fiorente agricoltura. E’ qui nato (1853-Forlì 1915), Carlo Brighi, conosciuto come “Zacièn”, musicista da molti considerato come il fondatore del genere musicale noto come “liscio”. Si supera Sant’Angelo, la frazione più estesa e popolata del comune di Gatteo, con varie e diffuse attività, dove è nato nel 1906 Aurelio Casadei, detto Secondo, musicista e fondatore dell’omonima, notissima orchestra, autore della celeberrima “Romagna mia”, scomparso nel 1971 ma con gli eredi, soprattutto il nipote Raoul Casadei, che hanno continuato l’attività con costante successo.
Si attraversa poi la frazione di Sala, nel comune di Cesenatico, con il ricordo che va alla figura iconica ma sfortunata, mai dimenticata, di Marco Pantani che qui abitava.
Segue il passaggio nella provincia di Ravenna per la frazione di Villa Inferno, zona della riserva naturale Salina di Cervia, con le storiche saline già attive al tempo degli Etruschi e terme, in pregevole ambiente naturale di flora e fauna peculiari e quindi Cervia, il capoluogo comunale, centro turistico balneare di primo rilievo, pure a livello internazio9nale, con oltre nove chilometri di spiagge comprese nel suo territorio che comprende varie località, ricche di pinete, fra le quali Milano Marittima, notissima località di vario richiamo per turismo e divertimenti. Il Palazzo comunale, la Torre San Michele sul porto-canale, il faro, i vari magazzini del sale, il porto turistico e diverse interessanti architetture di edifici religiosi e civili costituiscono il patrimonio monumentale di Cervia. Di notevole valore sono anche diverse manifestazioni culturali. E’ il quarto centro italiano per numero di strutture alberghiere ed è la sede di una dinamica organizzazione di varie attività sportive nel settore della bicicletta, della vela e del nuoto con l’apporto di esperti ex atleti, di rilievo internazionale, nelle varie discipline. Ha una buona tradizione anche nella lavorazione della ceramica. Il Giro d’Italia professionisti ha fissato qui il traguardo di tappe nel 1955 con la vittoria del romagnolo di Solarolo Giuseppe “Pipaza” Minardi, recentemente scomparso, nel 1985 con il successo del belga Frank Hoste e nel 1997 primo fu Mario Cipollini.
Si supera il fiume Savio entrando nell’estesissimo ambito territoriale di Ravenna toccando le frazioni di Castiglione di Ravenna e di Sampietro in Campiano, in ambiente di fertile agricoltura per giungere poi ancora in provincia di Forlì-Cesena, toccando Forlimpopoli, popoloso centro sulla via Emilia, allo sbocco della valle del Bidente, con la possente Rocca Albornoziana che risale alla metà del 14^ secolo e che ospita la sede comunale e musei con reperti di varie epoche, la basilica di San Rufillo e diversi altri edifici di culto. L’economia conta su un diffuso, attivo, artigianato in vari settori e su coltivazioni differente tipo, specialmente pesche e barbabietole. Pellegrino Artusi (1820-Firenze 1911), scrittore, gastronomo, autore di un notissimo libro di ricette, e critico letterario è nato qui così come il pilota di moto Andrea Dovizioso (1986). Il tracciato prevede poi il passaggio da Fratta Terme, nel comune di Bertinoro che ciclisticamente si lega al nome di Arnaldo Pambianco (1935), vincitore del Giro d’Italia 1961, località termale fra il verde e quindi Meldola, piacevole centro sovrastato dalla medievale-rinascimentale Rocca, restaurata e ben conservata con altre strutture d’interesse come la Rocca della Caminate, bastione difensivo a circa 4 km. da Meldola, ricostruito nel 1929 e che fu abitazione ufficiale di Benito Mussolini fra le due guerre mondiali. Alberto Zaccheroni, noto allenatore di calcio e pure appassionaato di ciclismo è nato qui nel 1953.
Si prosegue per San Martino in Strada, frazione di Forlì, a circa 5 km. dal capoluogo, disposto ai piedi delle prime dolci colline e raggiuingere poi Predappio, noto anche per essere il luogo di nascita di Benito Mussolini (1883-Giulino di Mezzegra 1945), figura storica per oltre un ventennio, fondatore del fascismo che ha lasciato impronta anche architettonica nel luogo con la ricostruzione avvenuta nei primi anni ’20 dopo che una vasta frana aveva arrecato gravissimi danni. Nell’ambito comunale sorgono vari edifici di rilievo anche storico. Qui sono nati il C.T. azzurro degli under 23, già professionista di lunga carriera, Marino Amadori (1957) e Morena Tartagni (1949), medagliata in tre mondiali su strada. Si supera la sua frazione di Tontola con la strada che inizia a salire, in un ambiente ricco di vegetazione, senza centri abitati, e dove, percorrendo Strada San Zeno, si raggiungono i m. 439 di Passo delle Forche, ascesa di poco più di km. 2,500 con pendenza media leggermente superiore al 6% e una punta del 10% ritrovabile dopo il primo chilometro di salita. Subito discesa su Galeata, nella valle del Bidente, nel territorio che fino al 1923 ha fatto parte della Toscana, denominata appunto “Romagna toscana”, che riflette anche nella struttura abitativa diversi tratti e richiami toscani o toscaneggianti, in special modo nel nucleo centrale del borgo antico. Nel suo territorio sorgono la basilica romanica di Sant’Ellero e la chiesa, nel medesimo stile, di Santa Maria del Pantano, unitamente ad altri edifici di culto e civili di specifico interesse.
Santa Sofia è il comune che ospita l’arrivo della prima tappa. E’ stato fondato nel 1811 mediante fusione con altri comuni più piccoli e, nel novembre 1918, un violento terremoto nella zona, arrecò gravi danni anche alle abitazioni e al castello. Durante il secondo conflitto mondiale il suo territorio, posto sulla linea Gotica, pagò un rilevante tributo di vittime fra la popolazione con ingentissimi danni all’abitato. Qui ebbe sede la prima e più estesa “repubblica partigiana”, costituita dal Comandante Libero – al secolo Riccardo Fedel (Gorizia 1906-scomparso in Romagna nel giugno 1944) - nel dipartimento del Corniolo, una frazione di Santa Sofia.
La località si trova nel parco nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, zona in caratteristico ambiente con eccellente offerta d’itinerari escursionistici e d’attività sportiva. E’ definita città del buon vivere per la qualità dei prodotti e lo stile di vita e fa parte del Circuito delle Slow. Fra le mete spiccano la foresta di Campigna, il bacino artificiale del lago di Ridracoli oltre a varie ville e architewtture. Notevole è la galleria d’arte Vero Stoppioni come il noto “Premio Campigna” che premia autori contemporanei. Di specifico interesse sono il borgo medievale di Corniolo e l’antico abitato contadino di San Paolo in Alpe.
Sportilia (il nome è un programma) è un centro sportivo polivalente con campi di calcio, palazzetti dello sport, sala conferenze, e strutture logistiche polivalenti con un’estensione di oltre 200.000 mq., nel territorio di Santa Sofia, utilizzato per allenamenti e “collegiali” da varie federazioni, enti e società sportive.
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