Fausto Masnada concede il bis sul traguardo di Bolzano e chiude in trionfo il Tour of the Alps applaudito da compagni e tecnici dell'Androni Sidermec, che sulle strade dell'Euregio ha rivaleggiato alla pari con le formazioni World Tour più blasonate.
«Oggi ero partito con l'intenzione di mantenere o migliorare la mia posizione in classifica, mai avrei pensato di riuscire a vincere un’altra tappa - racconta in conferenza stampa. - Sono riuscito a entrare nel gruppetto giusto e sulla prima salita lunga la fuga è esplosa. Sull'ultima salita dovevo attaccare per perdere meno tempo possibile. Il mio obiettivo a quel punto era vincere la tappa, non pensavo alla generale. Ho affrontato le ultime pendenze al mio passo, Carlos Julian Quintero mi è stato dietro e poi a un chilometro dal traguardo, non conoscendolo, non sapendo se fosse forte in volata, ho provato ad anticiparlo e così ho vinto la mia seconda tappa».
Quando ti hanno detto che avevi 7 minuti di vantaggio sul gruppo hai pensato alla generale? Ho sempre spinto al massimo, non si sa mai cosa può succedere in corsa, sì un pensiero l’ho fatto. All’attacco della salita però avevo poco più di sei minuti e sinceramente ho pensato più alla tappa, ho sempre spinto e infatti ho recuperato qualche posizione in classifica. Ne sono felice».
Oggi per venirti a inseguire ci sono voluti 15 km di Froome "a tutta". In questa settimana hai capito qualcosa in più di te stesso? «Sicuramente corro di più usando la testa, sto imparando a gestirmi e sfruttare le occasione al massimo. Nibali e Froome sono grandissimi campioni, non sono al loro livello ma posso lavorare per magari avvicinarmi a quello che fanno loro e che hanno vinto».
Ti senti di candidarti come possibile rivelazione del prossimo Giro d'Italia? «Perchè no...Ho dimostrato di avere una buona condizione, proverò a tenere duro, vedrò come interpretarlo, se lottare per qualche tappa o provare a curare la generale».