Ieri, lunedì 25 marzo 2019, si sono svolti a Rozzano, grosso centro attaccato a Milano, nella zona sud, i funerali di Mario Radaelli, 84 anni, milanese nato in zona piazzale Loreto, scomparso nel fine settimana dopo breve malattia.
Persona di grande bonarietà, tassista per professione, era affettuosamente indicato con l’appellativo di “orso Yoghy”, il protagonista di una fortunata serie di cartoni animati. La sua bonomia e disponibilità – in ambito ciclistico – erano il suo tratto distintivo. Appassionato delle due ruote era diventato lo specialista del contagiri e del suono della campana nelle prove su pista dei velodromi dell’area milanese, dal vecchio Palasport di Piazza VI Febbraio – zona Fiera – al quasi contiguo, mitico, “Vigorelli” e poi il nuovo Palasport di San Siro, purtroppo con breve vita (1976-1985) a causa dell’abbattimento dopo la caduta del tetto per una nevicata più che copiosa. Sempre tempi duri per i velodromi coperti “made in Italy”.
Mario Radaelli aveva imparato il “mestiere” da Terragni, polivalente dirigente del CRL-FCI e lo esercitava in tutte le manifestazioni delle varie categorie, con attenzione e scrupolo. Collaborava sovente con le varie strutture che organizzavano le manifestazioni, con il Comitato Regionale F.C.I. e le orgnizzaazioni federali del P.R.O.F. –
La passione ha contagiato anche i figli, Walter, che ha gareggiato con le maglie del G.S. Rozzano e quella della Bruzzanese-Brill nelle categorie giovanile e poi, professionalmente, all’Azienda Trasporti Municipali di Milano, sempre nel settore “trasporti” come il padre, mentre la figlia Tiziana è sempre giudice di gara regionale.
Mario Radaelli ha collaborato anche con Marino Vigna, oro nell’inseguimento a squadre alle Olimpiadi di Roma 1960, nella sua qualità di “maestro delle biciclette” – così definito dai giovani allievi - delle scuole di Rozzano dove insegna ai giovani i primi rudimenti – comportamentali per la sicurezza e meccanici – per l’uso della bicicletta.
Nello scorso settembre 2018 era ancora, in buona salute, sulle gradinate del Vigorelli per i campionati italiani della pista, in corrispondenza della linea di traguardo, davanti al “suo” contagiri e alla “sua” campana dove sono passati e ripassati tanti corridori e molti campioni.
Ai famigliari affettuose condoglianze da parte della redazione di tuttobiciweb.it