“Non è mai abbastanza” è il titolo d’apertura dell’esaustiva brochure realizzata per il 27^ Giorno della Scorta Premio Sicurezza. La firma è di Silvano Antonelli, presidente dl G.S. Progetti Scorta la cui figura e attività è ben nota nel mondo del ciclismo. Ed è pertanto facile arguire che, a completamento del titolo, soggetto e oggetto nel medesimo tempo, è il tema della “sicurezza”, in ogni versante e declinazione.
Dopo l’escursione dello scorso anno alla sede CONI di Bologna, domenica 25 novembre 2018 la manifestazione ritorna a casa, nello storico Palazzo Comunale affacciato sulla splendida piazza del Popolo di Faenza, stavolta bagnata dalla pioggia, che ha condizionato l’effettuazione degli eventi di contorno previsti in origine. Il pullman azzurro, la Lamborghini-Huracàn e altri mezzi di richiamo della Polizia Stradale erano lì schierati, a testimonianza della tradizionale e preziosa vicinanza della Polstrada con il ciclismo. In sala c’erano Caterina Luperto ed Eugenio Amorosa, comandanti le sezioni Polstrada di Ravenna e Parma e per l’Arma dei Carabinieri la cap. Antonietta Petrone, comandante la compagnia di Faenza, con Paolo Ravaioli, comandante polizia locale Faentina.
Nella maestosa, gremita, sala consiliare Giovanni Malpezzi, il sindaco di Faenza, ha aperto la serie dei sentiti e partecipi saluti istituzionali degli enti pubblici e di quelli sportivi con la conduzione del polivalente direttore Pier Augusto Stagi, questa volta al microfono, che dopo la seguita relazione di Silvano Antonelli, ha illustrato l’operato e le iniziative attuate nel territorio in tema di mobilità ciclistica, soprattutto in ambito scolastico, con riconoscimenti vari a insegnanti, studenti rappresentati dalla prof. Marilena Benini e dagli studenti Francesco Babini e Veronique Salvatori dell’istituto Persolino-Strocchi.
E’ seguita l’esposizione di una rappresentanza di diciotto moto-staffette presenti, in provenienti da dieci regioni, con quella del Friuli-V.G. che ha voluto premiare Antonelli.
Poi Gianni Bugno – e qui basta il nome e il cognome – ora presidente del CPA (Associazione mondiale dei corridori professionisti), sollecitato – e pure bonariamente provocato – dal conduttore, con un eloquio incisivo e fluente, diretto, concreto, senza perifrasi, non praticato ai tempi che pedalava, ha toccato vari temi riguardanti la sicurezza.
E’ stato poi premiato Roberto Rancilio, responsabile FCI dell’attività paralimpica, proveniente da una famiglia con solidi legami e passioni ciclistiche.
Prospettive legislative e normative della sicurezza stradale, nell’accezione più ampia, ancora in fase di studio e definizione in un disciplinare, sono stati poi esposti dal dott. Giandomenico Protospataro, del Servizio di Polizia Stradale del Ministero dell’Interno, esperto di lungo corso e passione, in materia di due ruote che ha ricordato la figura e l’apporto incisivo in materia del prefetto Roberto Sgalla.
La plurititolata pistard juniores azzurra Sofia Collinelli (il cognome è rivelatore, oltre alla notevole somiglianza fisionomica, del genitore….), quale “fine dicitrice”, ha letto la motivazione per la nomina a “Ambasciatore della Sicurezza” di Ivan Basso. Il varesino vincitore di due Giri d’Italia, ha illustrato, con l’assessora alla polizia locale e sicurezza Francesca Caruso, quanto fatto – e farà - la municipalità di Gallarate in materia d’educazione e sicurezza stradale con vari progetti con al centro la fruizione della bicicletta in sicurezza.
L’intervento di Alessandro Spada, presidente della Fausto Coppi, organizzatrice della Nove Colli di Cesenatico, è stato particolarmente e tangibilmente apprezzato da Antonelli, beneficiato da un assegno di duemila euro in favore del G.S. Progetti Scorta, in riconoscimento d’amicizia e collaborazione costanti in favore della Nove Colli.
Il finale ha visto la consegna del Premio Sicurezza 2018 a Raffaele Babini, “enfant du pays”, un “enfant” con i suoi bei ma sempre vigorosi anni, con trascorsi ciclistici – illustrati dal professionista forlivese Matteo Montaguti – di varia natura, soprattutto identificabili nella funzione di direttore di corsa e organizzazione, approdato da oltre dieci anni nello staff di direzione corsa di RCS Sport. Era commosso Babini – salutato anche dal patriarca Nino Ceroni (novant’anni ma non li dimostra) – fra i suoi primi riferimenti nel ruolo di direttore di corsa. Babini, nella sua attività ciclistica, praticata a tutti i livelli in vari ruoli, affiancata alla sua professione nella polizia locale di Solarolo, ha sempre perseguito nell’esercizio delle sue funzioni, la ricerca della sicurezza – attiva e passiva - con attenzione e preparazione peculiare, prevalente, dominante, vien da dire, con spirito collaborativo verso tutte le parti chiamate in azione in una corsa ciclistica.
Intervistato da Stagi ha risposto con chiarezza alle domande sul ruolo della direzione corsa. Ha taciuto sul suo ruolo di anche presidente, ereditato dal suo amico Germano Zama, firma del mondo del fashion, della Società Ciclistica Faentina, formazione in cui è confluita l’ultra secolare storia del ciclismo a Faenza con nomi storici come quelli di Vito Ortelli e molti altri in differenti epoche che ora punta soprattutto su giovanissimi che Raffaele Babini segue con costanza e cura quotidiana.
Presenti anche ex di valore come Mauro Orlati, Michele Coppolillo, Roberto Conti, il d.s. Oscar Pirazzini e vari rappresentanti della stampa scritta e televisiva, e molti altri esponenti delle due ruote in una terra vocata al ciclismo come è la Romagna. E’ stato applaudito anche il giovane, recente, d.s. Leonardo Metalli, primo direttore sportivo abilitato con una tesi sulla sicurezza.
Per le gentili signore, nella giornata dell’eliminazione della violenza verso le donne, non è mancato il caloroso applauso della sala con i fiori del G.S. Progetto Scorta.
E’ rimasto soddisfatto il promotore, Silvano Antonelli, con un ampio sorriso che si faceva largo nella bianca barba mazziniana, già rivolto all’attività della prossima stagione e al Giorno della Scorta 2019 per nuove riflessioni, programmazioni, incontri e sempre più armoniche collaborazioni in tutte le direzioni.