A striscioni ripiegati è risultata provenire dagli Stati Uniti d’America la pattuglia più numerosa di stranieri che hanno partecipato alla prima edizione di Eroica Montalcino. Molto probabilmente per effetto dell’onda lunga di Eroica California che solo qualche settimana fa si è regalata a mille ciclisti un po’ da tutto il Paese. Per chissà quale strana coincidenza si tratta dello stesso numero di partecipanti ad Eroica Montalcino.
Forse la forza travolgente di Eroica, che non conosce dunque confini geografici, sta proprio nella sua capacità di fare tendenza, movimento e cultura, creare valore, suscitare gioia e bellezza attraverso la fatica dei ciclisti, questi ultimi sempre più splendide icone di un tempo che guarda al passato per indicare ai giovani la strada da percorrere in futuro. Oltre agli statunitensi ed ai canadesi, tanto per rimanere in quel continente, per partecipare ad Eroica Montalcino sono giunti da tutta Europa e da tutta Italia.
Sono stati unanimi i consensi registrati all’arrivo: “Paesaggi magnifici e accoglienza straordinaria in tutto il territorio”: E’ questa la cifra finale di una splendida giornata di sport, sapori, profumi e colori. Quelli magnifici di un territorio, in gran parte protetto dall’Unesco e dalla Comunità Internazionale: “Siamo molto soddisfatti della felicità dei partecipanti a Eroica Montalcino – dichiara Franco Rossi, responsabile dell’organizzazione – grazie a tutti quelli che si sono prodigati a tutti i livelli per poter dare accoglienza a chi è venuto a Montalcino per la prima edizione di Eroica”.
Giancarlo Brocci, ideatore dell’Eroica, è felice perché vede crescere vertiginosamente il suo movimento che sta abbracciando sempre più l’intero ciclismo: solo dieci giorni fa si è svolta “Toscana Terre di Ciclismo” per corridori Under 23 con il successo dell’australiano Jai Hindley; seguita poi da Nova Eroica e oggi da Eroica Montalcino. Brocci, ormai è un uomo con la valigia sempre pronta: “Domenica prossima c’è Eroica Japan – dichiara Brocci – che vola verso i 500 partecipanti. Un successo straordinario. In pochissimi anni Aki Nakazawa ha creato in Giappone un bellissimo interesse per i valori di Eroica e per noi questo è motivo di grande orgoglio. La crescita di Eroica continua. Ovunque e in tutti i campi”.
FESTIVAL
“Ma dove vai bellezza in bicicletta?”. Molto probabilmente la più classica delle canzoni dedicate alla bicicletta, cantata da Silvana Pampanini nel 1951 durante un celeberrimo film di Carlo Campogalliani, passerà alla storia quale sigla del Festival che ha caratterizzato la prima edizione di Eroica Montalcino. Non tanto per il testo, che da oltre metà secolo gironzola per la testa degli italiani, quanto per l’interprete che, a sorpresa, si è cimentato su uno dei palchi, naturali, costruiti o inventati da Andrea Satta, il direttore artistico del Festival di Eroica Montalcino. A canticchiare-recitare il motivetto della Pampanini è stato Sergio Staino, uno degli intellettuali-autori più amati dagli italiani Si parlava di biciclette ed eroi insieme a Massimo Cirri e Marco Pastonesi quando sul palco, poco a poco, ha fatto la comparsa suonando l’orchestra Bottoni. A quel punto Staino si è interrotto ed ha iniziato a cantare e recitare il motivetto della Pampanini regalando una fortissima emozione agli spettatori, incantati da tanta magia.
Quella di Staino è solo uno dei momenti incantevoli che Andrea Satta (voce dei Tetes de Bois) ha regalato al Festival di Eroica Montalcino. La sua regia artistica, realizzata in collaborazione con Marco Pastonesi, ha creato l’atmosfera ideale per la pedalata dei ciclisti di Eroica Montalcino. Un festival di notevole spessore artistico-intellettuale che ha visto protagonisti, tra i tanti altri, Gianni Mura, i Tetes de Bois, Luigi Grechi De Gregori, Simone Cristicchi, Mario Tozzi, Giuseppe Cederna. Poi i giochi e circhi da strada, più o meno bagnati a causa del maltempo, dei ragazzi di quindici anni alle prese con la lettura di alcune pagine dell’Iliade di Omero. Poi tanto teatro e musica, suggestioni ed ustioni sia culturali, civili e sportive. Un gran bel festival, dunque, che ha permesso anche di rivivere le migliori radiocronache di un tempo. Giornalisti, commentatori, corridori che, per la bellezza delle imprese sportive dell’epoca, fanno impallidire il ciclismo di oggi.
Eroica Montalcino non si conclude di domenica ma continua domani. A Montalcino si festeggia, infatti, SS Maria del Soccorso. Come sempre nei quattro quartieri (Ruga, Borghetto, Pianello, Travaglio) si accende il cero votivo, si gioca a tombola e dagli spalti della Fortezza. C’è lo spettacolo pirotecnico con la partecipazione del corpo filarmonico Giacomo Puccini. Ma oggi c’è stata Eroica Montalcino e domani si premiano le più belle vetrine dedicate all’evento. Un piccolo trofeo da vantare al concorso di Eroica Montalcino 2018.
Eroica Festival Montalcino
Il programma
Lunedì 8 maggio
ore 17.00
Premiazione del concorso La vetrina eroica.
ore 17.30
piazza del Popolo
estrazione della tombola
ore 21.45
piazza del Popolo
spettacolo pirotecnico con la partecipazione del corpo filarmonico Giacomo Puccini
L'Eroica poteva nascere solo in Toscana. Questione di anima, di terra, di strade bianche, di paesaggi, di vino e buon cibo, di cultura e di passioni, di storia e di Bartali. Oggi Eroica, conosciuta in tutto il mondo per la sua gente speciale ed i suoi valori, rappresenta in se l'idea della Toscana bella, capace di proporsi al mondo per uno stile di vita che guarda al futuro, nel rispetto di identità e ambiente, alla ricerca delle radici autentiche di un grande sport come il ciclismo.